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Miller - Coxhill / Coxhill - Miller: The Story So Far… / …Oh Really?

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Miller - Coxhill / Coxhill - Miller: The Story So Far… / …Oh Really?
Ogni tanto queste benedette (quasi) cinque stelle, sei, otto o dieci che siano (ci ferma solo la paura), bisognerebbe assegnarle. Ecco qui un buon esempio. Questo CD non è un capolavoro assoluto della musica moderna, ma raccoglie con intelligenza rara (e le quasi-cinque stelle diamole anche e innanzitutto alla Cuneiform che ha amorevolmente raccolto - ripulendo dalla polvere del tempo - ciò che la Virgin Records non è stata capace di fare in tutti questi anni), quattro piccoli capolavori musicali del biennio 1973-74.

A quel tempo la casa di Richard Branson non ancora con le casse piene dai proventi di Tubular Bells, stava al mercato discografico inglese come la manna, offrendo - di numero in numero - ciò che di più intelligentemente alternativo veniva offerto dall’underground britannico e non solo. Di queste quattro registrazioni, pubblicate al tempo in lp da matrici Caroline, molti dei lettori non avranno - probabilmente - mai sentito parlare.

Beh, rappresentano un tesoro infinito, storicamente parlando, in quanto raccolgono le mille idee che, fuori dai tempi per allora, circolavano nella mente di due fra i più oscuri ma allo stesso tempo amati musicisti dell’epoca della “soffice” avanguardia della “terra del grigio e del rosa” di Canterbury. Le citazioni ovviamente sono dedicate a Soft Machine e Caravan, principali artefici di quelle filosofie sonore. Miller, (fratello del più celebre chitarrista Phil) tastierista dei Caravan, uno fra i migliori gruppi di tutta la musica britannica di sempre; Coxhill, la scheggia impazzita dello stesso humus sonoro, tanto più vicino all’improvvisazione quanto Miller lo fosse dello strutturalismo del migliore pop progressivo d’Albione.

Frammenti e storie di un tempo oggi davvero perduto, capace di insegnare la strada ad una generazione, incapace poi di comprendere quanto fossero importanti quelle “piccole” cose inventate da un soprano o da un piano elettrico Fender, suonati come pochissimi altri sapevano fare a quei tempi. Musica da comprendere ed amare profondamente per l’immenso respiro mentale che riesce a donare. Il tutto ammantato da una sacrosanta buona dose di ironia del tutto inglese, molto vicino alle filosofie sonore di Frank Zappa e pronto a travolgere l’orecchio dell’ascoltatore. Non è possibile affermare con certezza quanto jazz, quanto rock, quanto pop o quanta avanguardia ci sia qui dentro. La certezza è che si tratti di musica “vera”, straordinariamente intelligente e dannatamente viva. Difficile possa interessare davvero dinnanzi alla pochezza delle produzioni contemporanee. Ma se in voi alberga ancora un minimo di voglia di ricerca e di esplorazione, potreste ritrovare qui dentro mondi sommersi di incredibile originalità.

Neanche vi racconto dell’incredibile lavoro di ricerca di reperti messo in gioco dalla Santa Cuneiform. Di questo ne potremo parlare comodamente a casa mia: di certo saremo in pochissimi. Un ultimo consiglio: se lo avete ancora sul vostro impiantino di casa, schiacciate quello strano pulsante dove c’è scritto stereo/mono e comprenderete d’improvviso i pensiero di quei pazzerelloni che fondarono il movimento “Back to Mono”, proprio quando bit, digital e altre diavolerie si apprestavano a rovinarci la vita. (Per inciso, buona parte delle incisioni originali, era ovviamente in monofonia).

Track Listing

CD 1: Miller/Coxhill: Chocolate Field; One for You; Portland Bill. Coxhill/Miller: Will My Thirst Play Me Tricks/The Ant ABout to Be Crushed Ponders Not the Where Withal of Boot Leather; Maggots; Bath 72; Wimbledon Baths; Gog Ma Gog. Additional recordings: Delivery: Betty (You Pays Your Money, You Takes Your Chances); God Song; Bossa Nochance/Big Jobs. Steve Miller solo: Big Jobs No. 2; God Song. CD 2: Additional recordings: Steve Miller solo: Chocolate Field; One for You. "The Story So Far...": G Song; F Bit; Songs of March; More G Songs; Does This; The Greatest Off-Shore Race in the World. "...Oh Really": Reprise for Those Who Prefer It Slower; Tubercular Bells; Soprano Derivato/Apricot Jam; Oh, DO I Like to be Beside the Seaside?; In Memoriam: Meister Eckhart, From the Welfare State Epic of the Same Name Starring Randolph Scott; A Fabulous Comedian. Additional recording: Coo-Coo-Ka-Chew.

Personnel

Steve Miller
guitar and vocals

Steve Miller (piano; piano elettrico; wurlitzer); Lol Coxhill (sax soprano; sax alto; wurlitzer; “Messy Phones”; doubled and echoed flexatone; bambini; nastri e motori; recorder echoes; organo; voce) Phil Miller (chitarra); Richard Sinclair (basso; voce); Pip Pyle (batteria; percussioni); Roy Babbington (basso); Laurie Allan (piatti; percussioni; batteria); Archie Legget (basso); Kevin Ayers (chitarra); Robert Wyatt (percussioni; voce).

Album information

Title: The Story So Far… / …Oh Really? | Year Released: 2007 | Record Label: Cuneiform Records


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