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Ingebrigt Håker Flaten - Dennis González: The Hymn Project

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Ingebrigt Håker Flaten - Dennis González: The Hymn Project
The Hymn Project è un lavoro davvero singolare, per vari motivi. Innanzi tutto perché, caso raro in seno alla musica improvvisata, si qualifica esplicitamente come musica sacra: inni, salmi, meditazioni che esaltano la natura spirituale della musica ed il suo potere edificante, la sua finalità di cantare lode a Dio e di stimolare gli uomini ad una serena convivenza di pace. Il tutto, come si evince dalle note di copertina, è scaturito dall'incontro fra due tradizioni religiose: quella dello svedese Håker Flaten, la cui nonna Elisa cantava appunto inni, e quella del texano di Dallas Dennis González, che sotto la guida della madre fin da bambino ha iniziato a cantare inni sacri derivati dagli spiritual dei neri. Per sua stessa ammissione, in tutta la sua esperienza jazzistica successiva ha sempre continuato a sviluppare quelle reminiscenze chiesastiche giovanili.

I due, conosciutisi a Dallas dove il contrabbassista svedese aveva fatto tappa in un tour concertistico, decisero di incontrarsi di nuovo per incidere brani di contenuto spirituale. Il che è avvenuto in studio in una calda estate del 2009 o 2010 (la data non viene precisata nelle note di copertina). Il gruppo era completato da Stefan e Aaron González, figli di Dennis e suoi partner da una decina d'anni, e dalla violoncellista Henna Chou, anch'essa reclutata a Dallas.

E qui sta la seconda singolarità di questa musica: il sound particolare che caratterizza il gruppo, un sound avvolgente prodotto dal raddoppio dei contrabbassi, che crea un contesto ampio, pulsante e ronzante, oltre che dagli interventi (solo in alcuni brani) del violoncello della Chou, dalla tessitura quasi violinistica, e dalla molteplicità di strumenti a percussione suonati con misura da Stefan e Dennis González. Da sottolineare infine la pronuncia screziata e meditabonda della tromba dello stesso Dennis, musicista poco noto ma decisamente interessante, che abbiamo avuto modo di ascoltare in duo col pianista portoghese João Paulo all'interno di Jazz & Wine of Peace 2010.

Gli impasti sonori generati dai cinque improvvisatori, coerenti con l'afflato spirituale che li unisce, e gli arrangiamenti conseguenti (due dello svedese, i rimanenti del texano) conferiscono alla musica un carattere ieratico, folklorico e arcaico, un'impronta di serena, consapevole e quasi orgogliosa separazione dagli affanni effimeri e dai ritmi frenetici impostici da una vita che ci consuma senza lasciarci il tempo di meditare e valutare gli eventi con il dovuto distacco critico. Insomma, una musica dai forti connotati etici, che sembra dare una coerente e profonda risposta estetica al detto evangelico "Dà a Dio quel che è di Dio..." ...anche se in questo caso a Cesare (l'ufficialità canonica, la malizia accattivante, il virtuosismo ridondante...) viene concesso ben poco.

Il repertorio di questo progetto (questo sì che può essere ritenuto tale) comprende due brani di González, "Sweet Hour of Prayer" di William Bradbury e tre traditionals. Appunto uno di questi costituisce, almeno alle nostre orecchie, la terza singolarità del disco: "Doxology," la cui provenienza viene attribuita ad un libro di salmi ginevrino del 1551, non è altro che l'inno "Noi canteremo gloria a te," che tuttora si intona nelle nostre chiese. Qui viene interpretato dal trombettista in modo estremamente lento, dilatato e malinconico, ma la melodia è esattamente la stessa.

Visita i siti di Ingebrigt Håker Flaten e Dennis Gonzalez.

Track Listing

1. Hymn to the Inchoerent; 2. Jeg Råde Vil Alle I; 3. Doxology; 4. Eg Veit I Himmerik Ei Borg; 6. Sweet Hour of Prayer.

Personnel

Dennis González (tromba, percussioni, voce); Henna Chou (violoncello); Aaron González, Ingebrigt Håker Flaten (contrabbassi); Stefan González (batteria, balafon, conga).

Album information

Title: The Hymn Project | Year Released: 2011 | Record Label: Daagnim


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