Home » Articoli » Album Review » Francesco D'Auria, Michel Godard, Tino Tracanna: Spiritus Spiritus

Francesco D'Auria, Michel Godard, Tino Tracanna: Spiritus Spiritus

By

View read count
Francesco D'Auria, Michel Godard, Tino Tracanna: Spiritus Spiritus
Tre musicisti eccellenti e a loro modo davvero singolari; una musica fuori dagli schemi tradizionali quanto a contenuti tematici e nella quale scrittura e improvvisazione convivono con spontaneità; una registrazione dal vivo —al Jazz in Bess di Lugano, nel settmbre del 2022, fatta peraltro in modo da percepire ogni dettaglio timbrico —che rende pienamente conto del modo in cui la musica è stata prodotta e che conferisce al disco una freschezza e una spontaneità che lo valorizzano a pieno. Questo è Spiritus Spiritus, l'album edito per Caligola Records dal trio di Francesco D’Auria, Tino Tracanna e Michel Godard.

La scrittura è in gran parte farina del sacco di D'Auria, autore di quattro brani e di un quinto in condivisione con Tracanna, che ne firma un altro, mentre Godard è titolare di quello conclusivo. Un po' tutte le composizioni si muovono sui tempi della danza, in parte grazie al fatto che a fornirne il background sono le percussioni, che le conferiscono un forte stigma ritmico. Ma il modo in cui i tre danno vita alla musica testimonia tangibilmente una cotitolarità che va oltre la scrittura: D'Auria sostiene i brani con le percussioni in modo molto personale, talvolta svolgendo la funzione del contrabbasso, talaltra portando avanti la narrazione in assolo (lo fa, per esempio, nel lungo brano iniziale, "Monetina," di cui è autore), e li caratterizza mutando di volta in volta strumento —particolarmente affascinanti quelli in cui usa l'hang, percussione accordata molto suggestiva, ma raramente usata in modo così appropriato —; Tracanna, che usa soprattutto il soprano, sviluppa il discorso tematico attraverso improvvisazioni espressive, reiterazioni dei ritmi fortemente caratterizzate timbricamente, ariose aperture melodiche; Godard mette a frutto il forte contrasto timbrico dei suoi strumenti con quelli di Tracanna, ora aprendo a sua volta spazi melodici, più posati ed enigmatici di quelli del compagno (li si ascoltino in "Il cielo," dove il contrasto è forte anche con Tracanna al tenore), ora drammatizzando con strappi, scoppi e altri virtuosismi sui suoi suggestivi strumenti (come avviene, per esempio, in "Pow How," brano del sassofonista).

Il tutto si sviluppa, inoltre, in un'atmosfera che, nonostante la forte ritmicità e il fascino delle melodie, è intima e meditativa, originalissima nei suoni, cullante l'ascoltatore senza mai essere però né scontata, né ripetitiva. Difficile scegliere i migliori tra i brani, tutti molto riusciti: certo il già citato "Monetina" colpisce, non foss'altro che per la varietà degli scenari, ma anche "Sogni di Pietro" unisce una semplice e bella melodia a singolari interventi dei tre protagonisti, cosa che il successivo "Kalim-bone" fa su un materiale invece sostanzialmente ritmico.

Disco godibilissimo, originale ed eseguito in modo magistrale.

Album della settimana.

Track Listing

Monetina; Il cielo; Pow How; Meeting’s Dance; Sogni di Pietro; Kalim-Bone; What Will We Do After Sunday.

Personnel

Tino Tracanna
saxophone, tenor

Album information

Title: Spiritus Spiritus | Year Released: 2024 | Record Label: Caligola Records

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT




Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Thereupon
Vijay Iyer
Canopy
Lex Korten
Turn It Up!
Mike LeDonne's Groover Quartet

Popular

All That Matters
Benjie Porecki
Keep it Movin'
William Hill III
Flow
Michael Dease

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.