Tino Tracanna
Nasce a Livorno e si trasferisce a Bergamo a 10 anni. Muove i primi passi con Gianluigi Trovesi e continua da autodidatta collaborando con diversi gruppi bergamaschi tra cui ricordiamo Ziggurat con cui incide il suo primo L.P. per la Red Record e Reza Trio (Panza Massazza). Si laurea in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo presso l'Università di Bologna.
Nei primi anni ’80 comincia la sua collaborazione con Franco d’Andrea che lo porta all’attenzione nazionale e con cui incide vari L.P. Tra questi “No Idea Of Time” e “Live” vincono il referendum di Musica Jazz come miglior disco dell’anno nel 1984 e 1986. Col quartetto ( e poi quintetto e sestetto) di d’Andrea partecipa a numerosissimi festival nazionali ed internazionali fino ai primi anni ’90.
Sempre nei primi anni 80’ incontra Paolo Fresu col quale inizia una collaborazione che continua tutt’ora. Con questo quintetto incide molti album tra cui “Live in Montpellier” vince il referendum di Musica Jazz nel 1990 e come gruppo lo stesso referendum negli anni 1990 e 1991. Vanno ricordati inoltre “Night on the city“ e “Melos“ vincitori del prestigiosissimo premio francese Django quali migliore realizzazione discografica europea negli anni 1995 e 2001.
In questi anni collabora con numerosi musicisti italiani e stranieri incidendo molti album in qualità di ospite solista.
Dal 1985 è leader di proprie formazioni con le quali realizza diversi album ottimamente accolti dalla critica e dal pubblico partecipando a numerosi festival e rassegne.
Tra questi ricordiamo “Quartetto”, “La Forma delle Cose” e “Live” (con Massimo Colombo, Marco Micheli, Francesco Petreni), “Gesualdo“ (elaborazione dei madrigali di Gesualdo da Venosa con la partecipazione di Mariapia De Vito), “Punctus” in duo con Pierre Favre, “Affinità Elettive” (partitura per quartetto Jazz ed archi).
Nel 2011 nasce “Acrobats” (T. Tracanna, M. Ottolini, R. Cecchetto, P. Dalla Porta, A. Fusco) col quale incide l’omonimo primo album e il recentissimo “Red Basics” (2016) per il Parco della Musica.
Nel 2012 in collaborazione con Bonnot e R. Cecchetto, nasce “Drops”, sperimentazione per strumenti acustici ed elettronica. Recentissima la nascita di “Double Cut” un quartetto pianoless con un insolito organico formato da due sax, contrabbasso, batteria.
Dal 1995 é docente presso diversi conservatori italiani e dal 2000 docente di ruolo e coordinatore dei Corsi Jazz presso il Conservatorio Verdi di Milano.
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