No Fast Food: Setting For Three
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Ci eravamo occupati quattro anni fa del trio No Fast Food, recensendo il doppio CD In Concert (clicca qui per leggerne la recensione); adesso la formazione torna a pubblicare un nuovo lavoro, il terzo, anche stavolta su composizioni scritte dal batterista Phillip Haynes.
Come era da attendersi dai musicisti che lo compongono, il lavoro è molto libero e aperto, pienamente paritetico, estremamente vario in atmosfere e stilemi, pur conservando una narratività che lo mantiene ancorato alla tradizione in particolare a quella plurale degli anni Sessanta-Settanta. Lo si apprezza fin dalla prima, bellissima traccia "El Smoke" dedicata al prematuramente scomparso trombettista Paul Smoker, già membro del quartetto Joint Venture diretto da Haynes. L'avvio, lieve ed evocativo, è un duetto tra lo splendido contrabbasso di Drew Gress e Dave Liebman al flauto di legno; poi dopo un assolo in lento crescendo del contrabbasso, l'ingresso del sax tenore e della batteria porta in una dimensione diversa, dinamicamente intensa e dalle figurazioni costantemente in evoluzione, vetrina per le abilità dei tre musicisti, ma anche pulsante e coerente lavoro complessivo.
Il successivo "Joy," nel quale gli scenari cambiano più volte radicalmente (il pezzo vuol manifestare diversi modi di rappresentare la gioia e avrebbe anche un testo, che qui però non viene cantato), vede Liebman sul ricco supporto offertogli dai due compagni giganteggiare al soprano, con scarti e forme espressive che ricordano Wayne Shorter, omaggiato un paio di brani più tardi in "Longer Shorter."
Nel disco c'è poi spazio per un atipico blues, lo scoppiettante "Blue Dop" con Liebman al tenore e sia Dress, sia Haynes autori di assoli strepitosi, poi per un brano dal gusto free, "Whack Whap," un indemoniato susseguirsi di tagli, pause ed espressività estreme, e perfino per "Interlude," breve pezzo di bravura in solitudine di Dress, che comunque per tutto l'album fa sfoggio della propria maestria strumentale. Chiusura con il sinuoso e swingante "Sharamba," che come da titolo prende spunto da ritmi di samba per svilupparsi in molteplici direzioni.
Disco mai banale, in equilibrio tra tradizione e innovazione, eseguito magnificamente da tre musicisti eccezionali.
Come era da attendersi dai musicisti che lo compongono, il lavoro è molto libero e aperto, pienamente paritetico, estremamente vario in atmosfere e stilemi, pur conservando una narratività che lo mantiene ancorato alla tradizione in particolare a quella plurale degli anni Sessanta-Settanta. Lo si apprezza fin dalla prima, bellissima traccia "El Smoke" dedicata al prematuramente scomparso trombettista Paul Smoker, già membro del quartetto Joint Venture diretto da Haynes. L'avvio, lieve ed evocativo, è un duetto tra lo splendido contrabbasso di Drew Gress e Dave Liebman al flauto di legno; poi dopo un assolo in lento crescendo del contrabbasso, l'ingresso del sax tenore e della batteria porta in una dimensione diversa, dinamicamente intensa e dalle figurazioni costantemente in evoluzione, vetrina per le abilità dei tre musicisti, ma anche pulsante e coerente lavoro complessivo.
Il successivo "Joy," nel quale gli scenari cambiano più volte radicalmente (il pezzo vuol manifestare diversi modi di rappresentare la gioia e avrebbe anche un testo, che qui però non viene cantato), vede Liebman sul ricco supporto offertogli dai due compagni giganteggiare al soprano, con scarti e forme espressive che ricordano Wayne Shorter, omaggiato un paio di brani più tardi in "Longer Shorter."
Nel disco c'è poi spazio per un atipico blues, lo scoppiettante "Blue Dop" con Liebman al tenore e sia Dress, sia Haynes autori di assoli strepitosi, poi per un brano dal gusto free, "Whack Whap," un indemoniato susseguirsi di tagli, pause ed espressività estreme, e perfino per "Interlude," breve pezzo di bravura in solitudine di Dress, che comunque per tutto l'album fa sfoggio della propria maestria strumentale. Chiusura con il sinuoso e swingante "Sharamba," che come da titolo prende spunto da ritmi di samba per svilupparsi in molteplici direzioni.
Disco mai banale, in equilibrio tra tradizione e innovazione, eseguito magnificamente da tre musicisti eccezionali.
Track Listing
El Smoke; Joy; Blue Dop; Whack Whap; Longer Shorter; String Theory; Interlude; Sharamba.
Personnel
Dave Liebman: sax soprano e tenore, flauti di legno; Drew Gres: contrabbasso; Phil Haynes: batteria.
Album information
Title: Setting For Three | Year Released: 2018 | Record Label: Corner Store Jazz
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Instrument: Drums
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