Heads of State: Search for Peace

Un'ennesima proposta accattivante ci viene dalla label indipendente Smoke Records, grazie a questo splendido gruppo di "all stars." L'interplay è perfetto, forte di una più che quarantennale collaborazione che a vario titolo accomuna i quattro musicisti. Tutti ultrassantenni, Bartz e compagni affrontano questa cavalcata tra gli standard con disinvolta naturalezza, che consente di infondere nell'ascoltatore una goduriosa sensazione di benessere. Forti di una strabiliante tecnica, gli assoli proposti divengono il ludico pretesto per divagazioni sontuose intorno al songbook jazzistico.

Sembra tutto facile in questo CD, dominato da una olimpica souplesse che proietta la colloquiale comunicativa del quartetto verso uno stimolante patchwork ritmico-armonico. Sia pur nell'unità di intenti, si intravedono personalità complementari che ben si integrano a vicenda. L'estroverso fraseggio del sax è ben assecondato dalla lucida essenzialità della ritmica, per congegnare un affascinante caleidoscopio sonoro.

Emblematica è in tal senso la rivisitazione del coltraniano "Impressions," che apre il CD. Citando consapevolmente il davisiano "So What," Bartz prosegue con un assolo di rara fantasia melodica e vibrante fraseggio. Tutte le tracce lasciano il segno, sia per la gustosa esecuzione del tema, sia per la solida trama improvvisativa messa in campo. Altra ciliegia sulla torta, i musicisti controllano mirabilmente il senso di ogni nota, il sound e l'impianto melodico realizzando il miglior CD di modern mainstream degli ultimi anni.

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