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Ralph Alessi: Quiver

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Ralph Alessi: Quiver
Il quartetto di Ralph Alessi mantiene due coordinate espressive ben distinte. Dal vivo, il repertorio ben compatto, per lo più introspettivo, si accende con una passione inaspettata, che realizza dunque una concezione dialettica della musica. Il magistero tecnico dei solisti si afferma a partire da sobri materiali di partenza e si evolve con irresistibili conversazioni e vociferazioni collettive. In studio invece, come è il caso di questo recente Quiver, Alessi preferisce esecuzioni più sorvegliate, in cui l'essenza del suono prevale sull'esuberanza improvvisativa. Quanto incida la mano produttiva di Manfred Eicher in questa versione del quartetto lo può valutare chi ascolta; difficile negare però che l'album possa portare la memoria ad altre incisioni ECM affini nell'organico o nella sostanza musicale.

Ralph Alessi gode di una stima ancora non equa nell'ambiente musicale. Appartato e concentrato solo sulla qualità del suo lavoro, ogni sua esperienza è stata significativa ed ha arricchito in modo notevole le opere cui ha partecipato. Si ricorderanno i cicli di dischi con Steve Coleman, gli impegni con Uri Caine e Don Byron, le collaborazioni con Fred Hersch e Ravi Coltrane, fino al recente progetto di Lark (con Ingrid Laubrock, Kris Davis e Tom Rainey), ottimo esempio di improvvisazione istantanea. In ogni occasione Alessi è impeccabile, non certo nel senso di diligente esecutore di idee altrui, ma in quello di importante interlocutore ed interprete creativo.

Dagli anni Duemila dirige diversi organici e, dopo aver sperimentato varie combinazioni strumentali, è arrivato alla classicità del quartetto. Il precedente ECM, Baida, aveva impressionato per freschezza compositiva e contava sull'estro di Jason Moran al pianoforte, ora sostituito dall'ottimo Gary Versace. Confermati invece Drew Gress al contrabbasso e Nasheet Waits alla batteria. Questo secondo capitolo, come già accennato, risponde più al disegno di un concept album, quantomeno nell'insistenza su tonalità rarefatte e ritmi sospesi, strutture mai complicate eppure allusive nelle armonie e con diversi sottotesti. Dopo l'iniziale libertà esecutiva di "Here Tomorrow," colpiscono l'elegiaca "Windows Goodbyes" e l'elegante "Heist," mentre una ripresa elaborata del brano introduttivo ("Gone Today, Here Tomorrow") mostra il passaggio dalla narrazione all'astrattismo, con un eccellente Nasheet Waits. L'Alessi trombettista è come al solito finissimo e infallibile, vicino a volte al lirismo corruscato di un Kenny Wheeler, altre a certe insistense ritmiche di un Rava ("I to I"), ma cerca sempre di non prevaricare e di far emergere più il suo ruolo di regista rispetto a quello del virtuoso strumentista.

Il gruppo ha comunque potenzialità più ampie rispetto ad un'incisione come questa, un pochino compressa dall'estetica dell'etichetta tedesca.

Track Listing

Here Tomorrow; Window Goodbyes; Smooth Descent; Heist; Gone Today, Here Tomorrow; I to I; Scratch; Shush; Quiver; Do Over,

Personnel

Ralph Alessi
trumpet

Ralph Alessi: trumpet; Gary Versace: piano; Drew Gress: double-bass; Nasheet Waits: drums.

Album information

Title: Quiver | Year Released: 2016 | Record Label: ECM Records

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