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Simon Nabatov: Plain
ByIl pianista d'origine russa -cittadino americano dal 1986 e da anni residente in Germania-chiarisce nella presentazione del disco che l'aggettivo Semplice (Plain), scelto come titolo, si riferisce alle minime strutture compositive che possono innescare creative relazioni musicali.
C'è molta libera improvvisazione sia d'impronta cameristica che sui modelli degli anni settanta-ma come ci ha abituato Nabatov non mancano brevi escursioni "tradizionali." La più esplicita è "House Party Starting" di Herbie Nichols, che conclude l'album nel pieno rispetto dell'estetica bop. Il pianista ha così modo di omaggiare uno dei suoi modelli, a cui dedicò un disco un decennio fa.
I sei brani precedenti mostrano volti sempre diversi. "Ramblin' On" è una feroce improvvisazione collettiva, resa ancor più pregnante da un testo di Robertson declamato in sottofondo con voce distorta. "Cry From Hell" inizia con un libero confronto "post-free" tra gli strumenti per sfociare in un danzante tema latino, quasi un "Choro," che evidenzia l'amore del pianista per la musica tradizionale brasiliana. Il momento forse più intenso dell'album è il multiforme "Break," che si sviluppa in modo sorprendente tra austeri momenti collettivi, avvincenti assoli (Nabatov e Robertson) e solari aperture tematiche.
Track Listing
Plain; Copy That; Cry From Hell; Break; Ramblin’ On; Slow Thinker; House Party Starting.
Personnel
Additional Instrumentation
Herb Robertson: vocals, cornet; Chris Speed: clarinet.
Album information
Title: Plain | Year Released: 2020 | Record Label: Clean Feed Records
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