Matt Ulery: Delicate Charms

Nuovo album del contrabbassista chicagoano Matt Ulery, che riunisce in quintetto alcuni suoi frequenti collaboratori per realizzare un lavoro di brillante e articolato jazz moderno.

La formazione vede il leader affiancato dal pianista Rob Clearfield e dal batterista Quin Kirchner, mentre la front line è composta dal sax contralto di Greg Ward e dal violino di Zach Brock, che con Ulery ha recentemente pubblicato l'ottimo Wonderment. L'ora abbondante di musica, tutta del contrabbassista, si suddivide in sette brani e si apre con il più lungo, "Coping," oltre tredici minuti di sofisticata narrazione che esordisce in modo sinfonico e a più riprese accelera, impennandosi nei tempi e nella dinamica. Il brano esemplifica lo stile del disco, caratterizzato da evidenti linee melodiche che si aprono per incrementare la tensione e per conferire spazi ai solisti, qui peraltro impegnati in forma corale, altrove invece svettanti singolarmente.

In "The Air We Breathe" e nella successiva "Taciturn," infatti, è decisamente il sax di Ward a dominare la scena, accentando non a caso la tensione dinamica rispetto alla cifra melodica; in "October" è viceversa protagonista il piano di Clearfield—decisivo peraltro in tutto il lavoro con i suoi intelligenti interventi—che sposta le atmosfere su un piano maggiormente cameristico (non a caso qui Ulery usa l'archetto, affiancando il violino di Brock). Nel conclusivo "Nerve" il pezzo di bravura spetta al leader, autore di un magistrale assolo, mentre in "Mellisonant" tutti i solisti si prendono spazi ampi individuali, scambiandoseli a turno, ma una certa preminenza spetta a Brock, con un'esaltazione dell'aspetto melodico.

Da sottolineare, in generale, l'equilibrata complessità delle strutture compositive, che non va tuttavia a scapito dell'immediatezza di ascolto, e la notevole perizia di tutti i musicisti coinvolti, fattori che fanno di Delicate Charms un album eccellente.

Album della settimana.

Comments