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Claudio Filippini: Overflying

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Claudio Filippini: Overflying
A seguito dei lavori realizzati con il trio scandinavo, al fianco di Palle Danielsson e Olavi Louhivuori (Facing North del 2013 e Breathing in Unison del 2014), e l'ultimo album registrato, in ordine di tempo, con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo per il suo trio italiano (Squaring the Circle del 2015), Claudio Filippini matura la sua ultima fatica discografica all'insegna di una precisa svolta artistica, musicale e umana.

Overflying è il primo disco in piano solo realizzato dal musicista pescarese, il quale si è prestato al pianoforte per un dialogo intimo e personale. Come suggerisce il titolo, si parla di un sorvolo al di sopra della materia musicale cara al suo creatore ed esecutore, il quale opera con costante lucidità e intelligenza lungo processi di composizione e scomposizione, tra pezzi classici, brani inediti e ben dosate improvvisazioni, trascendendo decisamente i tradizionali confini jazzistici, gli usuali spazi offerti dagli standards, così come i suoi precedenti lavori.

Dodici pezzi, dodici esperienze, dodici scelte sviluppate con "ardua semplicità," vale a dire all'insegna di un connubio ispirazione-esecuzione-registrazione che si rivela in un moto d'animo istantaneo, innato. Brani come tracce sbiadite di una mappa, che conducono l'ascoltatore verso approdi sicuri, cioè verso le salienti sfaccettature dell'indole musicale di Filippini.

Forza ed energia permeano l'album, a partire dal vigoroso incipit, "Voilà," o nella nervosa "Haze," dove, sulla scia di cellule ritmico-tematiche, tese e minimali, si aprono squarci di tenue improvvisazione, rivelando un animo in perfetto equilibrio tra inquietudine e distensione. Non mancano i momenti più morbidi, densi di languido pathos, come "El Noi De La Mare" e "Mentre dormi," la prima una nenia natalizia catalana rivisitata tematicamente, la seconda una delicata ballad, un dissonante canto della buonanotte che proietta una luce soffusa sul lato più intimista e, forse, sugli affetti del compositore.

Di particolare interesse appaiono le rivisitazioni classiche, a partire dalla Sonata "K 135" di Domenico Scarlatti, un excursus lungo gli ultimi confini del Barocco musicale europeo, della quale ci vengono offerte una pressoché fedele esecuzione della partitura scarlattiana e, parallelamente, una nervosa improvvisazione che decresce lungo un pacato finale dalla profonda cantabilità. De "Le Tombeau de Couperin -Forlane" di Maurice Ravel viene eseguito il terzo movimento, la vivace "Forlane," mentre della "Sonata N. 14—Opera 27 N. 2 -2nd Mov." di Ludwig van Beethoven, la sonata del "Chiaro di luna," viene proposto il secondo movimento, l'Allegretto. Una scelta inusuale, forse controcorrente, ma in linea con gli equilibri interni dell'album, stavolta vivacizzati da un ¾ che ben si sposa con la tensione generale che governa buona parte di questo lavoro.

"Tales of the Old Grandmother" di Sergej Prokof'ev è un passaggio breve e intenso: Filippini ne esegue il secondo movimento, l'Andantino, per una rivisitazione lirico-melodica resa personale da una serie di coloriture quasi impercettibili, che tuttavia distinguono e personalizzano il dialogo che il pianista instaura con il passato. Sergej Prokof'ev Nel complesso, Overflying è una raccolta di minuti racconti musicali, i quali tracciano soltanto alcuni tra i lineamenti di Claudio Filippini, per un continuo divenire musicale ancora tutto da scrivere e da leggere, nel tempo.
Citando François Mauriac: «"Dimmi quello che leggi e ti dirò chi sei" è vero; ma ti conoscerei meglio se mi dicessi quello che rileggi».
Filippini sembra averlo preso alla lettera.

Track Listing

Voilà; El Noi De La Mare; Haze; Tales of the Old Grandmother - 2nd Mov.; Phantom Zone; K 135; Impro K 135; Le Tombeau De Couperin - Forlane; Mentre dormi; Sonata N. 14 - Opera 27 N. 2 - 2nd Mov.; Impro Mozart/Beethoven; Via andante.

Personnel

Claudio Filippini: piano.

Album information

Title: Overflying | Year Released: 2017 | Record Label: CAM Jazz


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