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Ooopopoiooo al Circolo Il Progresso di Firenze

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Ooopopoiooo
Estate a San Salvi
Circolo Il Progresso
Firenze
28.6.2017

Il theremin, strumento elettronico inventato nel 1919 dal fisico Leon Theremin e poi per lungo tempo quasi dimenticato o usato pressoché solo nell'effettistica, in questi ultimi anni sta trovando una seconda giovinezza. In Italia un grande interprete della sua rinascita è Vincenzo Vasi, multistrumentista da anni dedito a questo apparecchio, collaboratore di musicisti come Mauro Ottolini e Vinicio Capossela, che con esso da molti anni effettua concerti in solo e al quale ha dedicato anche il CD Braccio Elettrico. Ma da alcuni anni Vasi è affiancato da un'altra thereminista, Valeria Sturba, anche lei multistrumentista, in una curiosa e originalissima formazione dal nome che rimanda in modo onomatopeico allo strumento che la caratterizza -Ooopopoiooo -andata in scena per la prima volta a Firenze presso il Circolo Il Progresso.

Il duo ha al suo attivo già sei-sette anni di attività e un disco, appunto Ooopopoiooo, uscito due anni orsono. E sul palco fiorentino ha mostrato fino a che punto i due protagonisti siano in grado di mettere a frutto quell'esperienza.

Cominciamo col dire che i due theremin, pur centrali, non monopolizzano la scena sonora della formazione: Vasi è spesso al basso elettrico e alle percussioni elettroniche, oltre a usare vari oggetti; la Sturba ha un diploma di conservatorio in violino che mette a frutto con uno strumento elettrico, lavora su una molteplicità di effetti e usa anch'essa oggetti vari -campanelli, sonagli, trombette, giocattoli. Inoltre, entrambi cantano e con caratteristiche vocali complementari: tono di basso e borborigmi Vasi, limpida voce di soprano la Sturba. Questa molteplicità di sorgenti sonore vengono alternate e affiancate in modo in parte studiato, in parte palesemente estemporaneo, così da comporre atmosfere diverse e cangianti, costruite attorno a temi o frammenti lirici spesso originali, altre volte pescati dai generi musicali più lontani -c'è perfino spazio per una rielaborazione dello Stabat Mater di Pergolesi! Si passa così da situazioni oniriche vagamente ambient ad atmosfere minimaliste, da passaggi di cantautorato surreale a improvvisazioni degne del free jazz, sempre però con ampi spazi per invenzioni tanto scanzonate, quanto musicalmente opportune, nel corso delle quali interviene, potente, anche l'aspetto teatrale dei due, che ingaggiano schermaglie tra loro, ammiccano al pubblico, oppure inscenano veri e propri teatrini come quello sul "Bolero" di Ravel, nel corso del quale la mano destra di entrambi, mentre modulava il campo magnetico dello strumento, contemporaneamente recitava, rivestita da un pupazzetto animale canterino.

Insomma uno spettacolo scoppiettante e coinvolgente, musicalmente originalissimo ed elaborato, alla fine anche sorprendentemente poco "elettronico," nel senso che tale e tanta e l'inventiva umana che l'elettronica finisce per essere solo un suo "strumento." Come dovrebbe essere, ma troppo spesso non è.

Va da sé che, nel caso vi sia possibile, è caldamente consigliato non perdere un concerto di Ooopopoiooo!

Foto: Neri Pollastri

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