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Johan Graden: Olägenheter
ByL'influenza europea emerge nella progressione armonica baroccheggiante di "Fidelix," o nel misurato contrappunto di "Ship of Fools " e della conclusiva "Sågen," il cui incipit ricorda molto da vicino il procedimento compositivo seguito da Arvo Part nel suo "Cantus in Memory of Benjamin Britten." La lezione americana si ascolta in tracce come "Odrömt" e "Ummah," in cui temi molto astratti si ancorano a una ritmica swingante, alla maniera di Braxton. O ancora negli unisoni virtuosi su tempi composti di "Sysslolösheten" e "Lill Lindfors Mfl," che sembrano rifarsi agli stilemi di Threadgill. Tra le composizioni non ancora citate merita una menzione "Bas Plessis," dove a un tema molto esteso e cantabile, a tempo rubato, segue un'improvvisazione collettiva tutta giocata sul timbro nel registro sovracuto: con grande pazienza e pochissime note, la band costruisce un'esemplare escursione dinamica da piano a fortissimo.
Olagenhether ha insomma una poetica molto precisa: Graden dialoga con i maestri, senza essere emulativo. Il suono di questo disco è certo debitore dell'estetica ECM (vengono in mente i lavori di Stefano Battaglia), ma non si risolve nella riproposizione del modello, al quale inietta invece una vitalità del tutto originale.
Track Listing
Olägenheter; Odrömt; Ummah; Fidelix; Ship of Fools; Bas Plessis; Sysslolösheten; Lill Lindfors Mfl; Sågen
Personnel
Johan Graden
pianoJohan Graden: piano; Per 'Texas' Johansson: clarinet, bass clarinet, flute, saw; Josefin Runsteen: violin; Pär-Ola Landin: bass; Konrad Agnas: drums, percussions
Album information
Title: Olägenheter | Year Released: 2018 | Record Label: Moserobie
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