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Giulio Corini Libero Motu: Off-Site Meetings

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Giulio Corini Libero Motu: Off-Site Meetings
Giulio Corini fa parte di quella schiera di giovani musicisti che, per fortuna ancora numerosi, scelgono di percorrere il sentiero della ricerca personale, piuttosto che l'autostrada di un jazz di maniera che tanto piace a organizzatori di festival e kermesse pseudo jazzistiche. Basta ascoltare questo Off-Site Meeting per comprendere come il contrabbassista bresciano, già membro dei gruppi di Enrico Rava e Stefano Battaglia, oltrepassi le pastoie di un'accomodante ovvietà e licenzi un album coraggioso, ardito, un incontro fuori dalle convenzioni tra musicisti curiosi.

Rispetto al trio dell'omonimo album di debutto si raddoppiano i fiati e le percussioni e si aggiunge una chitarra, così che la versione allargata di Libero Motu ha modo di mettere in campo una grande forza d'urto in grado di tradurre adeguatamente le visioni musicali del leader. Forza d'urto che non si traduce in movimento di grandi masse sonore, unisoni travolgenti, assoli scoppiettanti ma piuttosto in una esplorazione dello spazio che paradossalmente ottiene un effetto di rarefazione del materiale sonoro.

In Off-Site Meeting emergono chiaramente due anime precise del pensiero musicale del leader. La prima parte del disco è caratterizzata da atmosfere notturne e dilatate, a volte inquietanti, galleggianti in una sorta di vuoto pneumatico nel quale i riferimenti alla sacra triade del jazz - melodia, armonia, ritmo - perdono i propri connotati identificanti per dissolversi in nebulose sonore fluttuanti e libere, attraversate da improvvise accelerazioni o da accecanti traiettorie luminose.

A partire da "Harmory Show," echi di fanfara tra Ayler e Ornette, le coordinate diventano quelle di una musica improvvisata che si riappropria della forma jazzistica espandendola e rimodellandola secondo i canoni di una contemporaneità pervasa di afflati minimalisti e percorsa da linee oblique e fraseggi scorbutici. La chiusura solitaria al contrabbasso, poco più di due minuti di bellezza semplice e diretta, è una sorta di rivendicazione dell'unicità e dell'universalità della musica.

Track Listing

01. Des Bergues; 02. Cabaret Voltaire; 03. Artikoln; 04. Bollingen In Evolution (Corini/Bandello/Bigoni/Kinzelman/Rinaldi/Saiu); 05. Harmory Show; 06. Nothingness (Bigoni/Kinzelman/Rinaldi/Saiu); 07. Caspian Movements; 08. Isle of Islay. Tutte le composizioni sono di Giulio Corini tranne quelle indicate.

Personnel

Giulio Corini
bass, acoustic

Giulio Corini (contrabbasso); Francesco Bigoni (sax tenore, clarinetto); Dan Kinzelman (sax tenore, clarinetto, clarinetto basso); Maurizio Rinaldi (chitarra elettrica); Nelide Bandello (batteria, percussioni); Fabrizio Saiu (batteria, percussioni).

Album information

Title: Off-Site Meetings | Year Released: 2009


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