Stefano Pastor - Ari Poutiainen: North South Dial

Fra i due si sviluppa un dialogo fluido e congeniale in un rapporto del tutto paritario, in cui di volta in volta ci si scambia il ruolo di prima voce e quello di "spalla" (mai però di banale, ripetitivo e rinunciatario accompagnamento). La ricchezza timbrica è garantita dall'uso eterodosso degli strumenti: i violini vengono pizzicati, accarezzati, percossi, sfregati... Inoltre si aggiungono talvolta gli interventi elettronici, dovuti solo a Pastor, che si inseriscono nelle strutture dominanti e a volte sembrano quasi determinarle.

Si materializzano così dieci episodi ben caratterizzati di improvvisazione aperta e assoluta, mai ermetica e reticente come in certe esperienze radicali (che oggi hanno decisamente ceduto il campo ad approcci creativi di segno diverso, meno integralisti). In questa musica l'evoluzione narrativa è sempre evidente, la qualità melodica e ritmica elevata, la ricerca sperimentale sempre insistita e concentrata, ma finalizzata ad una dimensione comunicativa esplicita, le atmosfere ben definite: ora di animosa incisività, ora un po' inquietanti, ora quasi serene e pacificate. I quaranta minuti del CD racchiudono con grande sintesi espressiva l'essenza dell'incontro umano e musicale fra due interpreti di spicco dell'attuale improvvisazione violinistica.

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