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Michele Rosewoman: New Yor-Uba

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Michele Rosewoman: New Yor-Uba
Il titolo del disco fonde il nome della metropoli statunitense col termine Yoruba per indicare la presenza a New York del retaggio (musicale e religioso) arrivato nei Caraibi dalla Nigeria con la deportazione schiavista.

Protagonista di questo splendido doppio album è l'organico orchestrale riunito da Michele Rosewoman per celebrare la presenza della musica cubana nella Big Apple e, in particolare, il trentennale della sua attività in quest'ambito.

L'arte della pianista statunitense è ampiamente sottovalutata in Europa, nonostante abbia inciso alcuni dischi negli anni ottanta per la Blue Note, la Enja e la Soul Note. Molti ricorderanno il suo gruppo Quintessence, che ha visto le presenze di Steve Coleman, Greg Osby, Gary Thomas, Lonnie Plaxico, Terri Lyne Carrington e altri protagonisti di quella generazione. È poco noto invece il suo legame con la musica cubana, che inizia con gli studi percussivi in adolescenza e l'ha influenzata nello stile pianistico.

Un legame profondo, che non ha niente a che vedere con le forme di un generico latin jazz ma va a esplorare le radici etniche e religiose della musica cubana. Anticipa e si relaziona all'analoga ricerca compiuta da Steve Coleman negli anni Novanta.

Dell'originale New Yor-Uba Group, che debuttò il 12 dicembre 1983 al Public Theatre di New York, restano solo Oliver Lake e Howard Johnson. Allora conduceva Butch Morris e nell'orchestra sedevano Bob Stewart, John Stubblefield, Baikida Carroll, Pheeroan akLaff, Rufus Reid, Rasul Siddik, Kelvyn Bell e appunto la Rosewoman. Oggi l'estetica di riferimento è diversa e c'è l'esplicito intento di omaggiare agli Orishas, le divinità della religione Yoruba, come evidenziano i titoli delle composizioni. Alcune sono originali, altre riprendono canti tradizionali cubani e africani (Yoruba, Arara e Abakwa).

Scomparso nel 2008 il grande e carismatico Orlando "Puntilla" Rios, al gruppo si sono uniti Pedrito Martinez, Roman Diaz e Abraham Rodriguez, percussionisti e cantanti che suonano principalmente i batà (tamburi usati nei rituali Yoruba) e le congas. Gli arrangiamenti della Rosewoman sono variopinti, ariosi ed eleganti. Capaci di comunicare intenso groove per lo spazio lasciato alle parti vocali e percussive. Pur rispettando le coordinate della tradizione orchestrale mainstream, non mancano aperture più avanzate come nell'introduzione di "Por Ahora y Para Siempre".

Accanto al tumultuoso pianoforte della leader e alle felici incursioni col Fender Rhodes, gli assoli di Oliver Lake sono sempre magistrali; la presenza di Howard Johnson è inconfondibile ma anche Freddie Hendrix alla tromba e Vincent Gardner al trombone offrono un bel contributo.

Per chi ama la musica latina di qualità è un disco imperdibile.

Track Listing

CD 1: 01. Divine Passage (Eleggua) - 5:40; 02. Dance for Agayu - 7:47; 03. Natural Light (Obatala) - 11:54; 04. Por Ahora y Para Siempre - 8:23; 05. Vamp for Ochun - 4:11; 06. Old Calabar (Abakua) - 9:09; 07. Rezo a Ochun - 3:13. CD 2: 01. In Praise of Spiritual Guides (Eggun) - 8:03; 02. Perdon (Rumba) - 9:07; 03. Obalube (Chango) - 4:47; 04. Where Water Meets Sky (Yemaya) - 11:12; 05. Agua Dulce del Bosque (Ochun) - 7:33; 06. Warrior (Ochosi)- 5:00; 07. Earth Secrets (Babaluaye) - 9:08.

Personnel

Michele Rosewoman (pianoforte, voce); Freddie Hendrix (tromba, flicorno); Oliver Lake (sax contralto e soprano, flauto); Mike Lee (sax tenore, flauto); Vincent Gardner (trombone); Howard Johnson (sax baritone, tuba); Yunior Terry (contrabbasso); Adam Cruz (batteria); Pedrito Martinez (bata, congas, voce); Roman Diaz (bata, congas, voce); Abraham Rodriguez (bata, congas, voce).

Album information

Title: New Yor-Uba | Year Released: 2013 | Record Label: Bohemian Nights at NewWestFest

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