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Tony Cattano: Naca

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Tony Cattano: Naca
A quasi due anni di distanza dall'eccellente L'uomo poco distante, Tony Cattano torna con un CD a proprio nome, con una formazione più raccolta, un quartetto, ancorché abbastanza atipica nella composizione. Accanto al suo trombone troviamo infatti il violino di Emanuele Parrini e una ritmica fidata ed eclettica, con Matteo Anelli al contrabbasso e Andrea Melani alla batteria, tutti musicisti con i quali il trombonista siciliano trapiantato in Toscana è solito collaborare con grande frequenza.

Il lavoro, tutto della penna di Cattano esclusa un'improvvisazione, si ispira alla naca, piccola cesta appesa al soffitto sopra il letto in cui tradizionalmente in Sicilia venivano posti i neonati e che "annacava," ruotava dolcemente su se stessa, alle sollecitazioni dei parenti. E c'è qualcosa di questa immagine nella musica del quartetto, caratterizzata da una serena inquietudine, da una ritmicità che ha tratti quasi folklorici -specie nelle linee del trombone -ma che talvolta sembra muoversi su se stessa, ballare sul posto, reiterando i piccoli temi per esplorarli con l'improvvisazione. Lo si percepisce fin dal brano di apertura, "Fior di conio," che procede per salti su episodi dissimili, talvolta molto liberi, ma di fatto reiterati; lo conferma in particolare "Krastan," nel quale il trombone riprende più volte il tema, anzi si fa accompagnare all'unisono dal violino, ma rimane circoscritto dalle percussioni della batteria, senza estendersi oltre, mostrando solo le molte facce del motivo.

Altri brani, pur caratterizzati da questa forma ciclica, hanno invece un andamento più direttamente narrativo, come in "Colpo di fulmine" o "Trappin,'" che procedono lenti e cadenzati—ottimo il contributo di Anelli—con la voce del trombone a sviluppare un discorso che il violino di Parrini arricchisce di sfumature; in altri ancora il tessuto è maggiormente frammentato in momenti solistici, come nei ludici "Erva mate" e "Un piccolo imprevisto"; in alcuni -"Il salto del pachiderma," "Yellow hip" -è invece il ritmo a farla da padrone e a sostenere gli interventi solistici delle due prime voci. Episodio a parte, infine, la "Impro," oscura e magmatica, con larghi spazi espressivi per tutti.

Importantissimo il lavoro strutturale svolto dalla ritmica, con il contrabbasso di Anelli spesso in equilibrio tra pulsazione cadenzata e canto (lo si ascolti ne "Il salto del pachiderma") e la batteria di Melani sempre presentissima, ma con stilemi costantemente cangianti e di volta in volta dinamicamente opportuni a quanto messo in gioco dai due solisti, Cattano e Parrini. Di questi ultimi ben poco si può dire se non che, con la loro libertà e varietà espressiva, confermano una volta di più di essere ai vertici assoluti dei loro strumenti, non solo nel nostro paese. Casomai può essere opportuno sottolinearne l'intesa, che permette loro di sfruttare al meglio anche la complementarità timbrica allorquando -non di rado -interagiscono supportandosi reciprocamente negli assoli.

Un lavoro godibilissimo, che integra eccellentemente scrittura e libertà espressiva, che avevamo già apprezzato dal vivo (clicca qui per leggere la recensione del concerto) e che nella registrazione trova una compiuta conferma.

Track Listing

Fior di conio; Il salto del pachiderma; Erva mate; Colpo di fulmine; Krastan; Impro; Un piccolo imprevisto; Yellow he; Trappin’; Settecamini.

Personnel

Tony Cattano
trombone

Toni Cattano: trombone; Emanuele Parrini: violin; Matteo Anelli: bass; Andrea Melani: drums.

Album information

Title: Naca | Year Released: 2016 | Record Label: Aut Records


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