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Mitch Ryder Live at Rockpalast 1979 + 2004
ByLive at Rockpalast 1979 + 2004
Mighty Quinn Productions
Valutazione: 3,5 stelle
Questo doppio DVD del rocker americano Mitch Ryder ci propone la possibilità di vederlo all'opera al Rockpalast in due concerti distanti fra di loro ben venticinque anni. Nel concerto del 1979, tenutosi ad Essen, il cantante di Detroit si presenta sul palco dopo aver bevuto un mezza bottiglia di Jack Daniels e per due ore scatena un rock orgiastico che si nutre anche di spunti presi da Bob Dylan, da Lou Reed e dai Doors. Come se non bastasse, aggiunge sapientemente alla miscela già esplosiva, tutta la tradizione del rock e del blues per come l'aveva conosciuta sin dai primi anni sessanta nella natia Detroit. La sua band è composta da due chitarre, tastiere, basso e batteria e funziona perfettamente per creare innumerevoli momenti di tensione che poi si sviluppano verso situazioni di breve relax, prima di ripartire verso l'alto. Il finale è affidato ad una lunga versione di "Soul Kitchen" dei Doors. Sono dodici minuti di musica al calor bianco, carichi di teatralità, che vanno assolutamente gustati.
Il concerto del 2004 si è tenuto invece a Burg Satzvey, una piccola località della Renania, a 40 km da Colonia. Per l'occasione Mitch Ryder si era portato dagli States il chitarrista Robert Gillespie e aveva aggiunto poi la band tedesca Engerling, avendo alla fine sul palco esattamente la stessa strumentazione del concerto di 25 anni prima. La musica rimane aggressiva e corposa, anche se ovviamente i venticinque anni di distanza si fanno sentire. Intelligentemente Ryder irrobustisce il repertorio con due brani dei Rolling Stones ("Heart of Stone" e "Gimmie Shelter"), che per l'occasione vengono dilatati in versioni che li vedono superare abbondantemente i dieci minuti e, con questa scelta di repertorio, recupera elegantemente quella freschezza che nel rock solo i giovani possono assicurare. Ancora una volta i tredici minuti finali del concerto sono riservati ad una dilatata "Soul Kitchen". Ancora una volta si chiude in gloria.
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