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Charles Hayward - Han-Earl Park - Ian Smith plus Lol Coxhill: Mathilde 253

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Charles Hayward - Han-Earl Park - Ian Smith plus Lol Coxhill: Mathilde 253
Mathilde 253. Come l'asteroide del diametro di 53 km scoperto nel 1885 da Johann Palisa. Come il trio di improvvisatori che con l'omonimo album di debutto ci presenta una musica che sembra provenire da un altro pianeta. Un oggetto spaziale non identificato che lambisce la terra, le sue miserie e le sue tribolazioni, e lancia un messaggio di speranza per un mondo migliore...

Sette improvvisazioni che vanno dai sei minuti e rotti di "Matanuska" ai quasi diciannove di "Kalimantan," identificate solo da nomi perché i settantaquattro minuti complessivi di Mathilde 253 formano un'unica, indissolubile galassia di suoni, sussurri, grida, silenzi, rumori, frammenti di vita. Alla ricerca della bellezza primordiale e incontaminata, non soggetta alle sovrastrutture, ai codici interpretativi, ai canoni consolidati

Le percussioni di Charles Hayward sono impulsi, fremiti di pelli, vibrazioni di metalli che interagiscono con lo spazio, oggetti che sfuggono alle leggi della fisica e della forza di gravità. Le corde della chitarra di Han-Earl Park sono pulsar che lanciano segnali dallo spazio, onde elettromagnetiche che contaminano la scena e ne modificano continuamente le sembianze. La tromba (?) di Ian Smith vaga errabonda in questo vuoto pneumatico deformando suoni, riflettendo immagini che si disintegrano come pulviscolo spaziale.

Nella sua orbita l'asteroide Mathilde 253 intercetta il pianeta Lol Coxhill, ma il rischio collisione è scongiurato. Anzi. L'armonia celeste è assicurata dall'uso del medesimo linguaggio di ricerca e di libertà.

Personnel

Album information

Title: Mathilde 253 | Year Released: 2011 | Record Label: P.S.F. Records

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