Home » Articoli » Album Review » Mahanada: Mannahatta

1

Mahanada: Mannahatta

By

Sign in to view read count
Mahanada: Mannahatta
Autori di due ottimi album nei quali legavano molto originalmente musica etnica e improvvisazione radicale (leggi le recensioni di Uno e di Taranta's Circle) i Mahanada si sono recati due anni orsono negli Stati Uniti per una breve ma intensa tournée (nove giorni, sette concerti), conclusasi con una registrazione, realizzata a New York sotto la forte impressione destata della città.

Il risultato è in questo disco, che gioca con il fatto che il nome aborigeno di Manhattan è "Mannahatta," che si intreccia imprevedibilmente con il nome della formazione, e si basa su un altrettanto imprevedibile intreccio di materiali scritti e improvvisazione, alla ricerca di una personale interpretazione della città americana.

Per chi conosce Mahanada, si tratta di uno sviluppo tanto coerente, quanto innovativo della loro poetica. Qui l'improvvisazione radicale che pervade sempre i loro lavori (e anche quelli di alcuni dei suoi componenti, come si coglie ascoltando l'ultimo lavoro di Carmelo Coglitore con il trio Webindra) si stacca dalle ispirazioni etniche solo apparentemente, perché in realtà è l'"etnicità metropolitana" a venire alla luce in una forma del tutto diversa da quella messa in gioco da chi di New York è originario, o vi vive usualmente.

Quella di Mahanada è una lettura altra, quella dell'etnologo, che osserva (in questo caso è forse meglio dire ascolta) la città, la interpreta con gli strumenti della non assuefazione, la restituisce in forme diverse e inaudite.

È un disco complesso, questo Mannahatta, fatto di suoni e mormorii, di introspezioni talvolta persino inquietanti; ma è un disco originale, molto, come lo sono sempre i lavori di questi ottimi musicisti. Forse più apprezzati negli States che da noi. Come spesso succede a chi ha qualità, in Italia.

Track Listing

1. Something Specific And Perfect For My City - 3:58; 2. The Aboriginal Name - 2:29; 3. A Word, Liquid, Sane, Unruly - 4:12; 4. Musical, Sel-Sufficient - 6:34; 5. The Word Of My City - 6:10; 6. The Down-Town Streets - 3:49; 7. Immigrant Arrivino - 4:35; 8. Vehicles - 2:52; 9. Broadway - 4:08; 10. The Women, the Shops and the Shows - 3:29; 11. A Million People - 6:18; 12. City of Hurried And Sparkling Waters - 4:29; 13. City Of Spires and Masts - 3:28; 14. City Nested In Bays - 4:05; 15. My City! - 5:19. Tutte le composizioni sono di Mahanada

Personnel

Luciano Troja (pianoforte), Giancarlo Mazzù (chitarra preparata, voce), Carmelo Coglitore (sax soprano, clarinetto basso, batteria), Carlo Nicita (flauto alto).

Album information

Title: Mannahatta | Year Released: 2008 | Record Label: Splasc(H) Records


< Previous
Solace

Next >
Urban Bush

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Power Vibe
Steph Richards
Green Lights
Troy Roberts
Amen
Joy Guidry
Groove Junkies
Ben Patterson Jazz Orchestra

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.