Allegra Levy: Lose My Number

Dopo aver esplorato nell'ultimo Looking at the Moon tredici song ispirati alla luna (dai classici standard "Blue Moon" e "Moon River" ai più recenti "Harvest Moon" di Neil Young e "Pink Moon" di Nick Drake) la cantante Allegra Levy sviluppa nel quarto disco un percorso più impegnativo.
Ha scritto delle liriche per nove composizioni di John McNeil, che è stato suo insegnante e mentore al New England Conservatory e l'ha supportata anche in altre incisioni. Il trombettista californiano è un compositore armonicamente complesso e melodicamente ricercato; non è stato certo facile per la cantante trovare efficaci affinità tra musica e versi. La soluzione è stata favorita "aprendo la musica al deposito della memoria" come scrive Neil Tesser nelle note. «Mi sono resa conto -ha detto Allegra-d'aver scritto in alcuni di questi brani storie della mia vita e per altri, storie legate alla vita di John».
Seconda novità del disco è la scelta di una partnership esclusivamente femminile. Accanto alla fedele pianista Carmen Staaf, troviamo la bassista Carmen Rothwell (attualmente componente del trio con Andrew D'Angelo e Allan Mednard) e la batterista Colleen Clark, docente di jazz all'University of South Carolina. Come ospiti in alcuni brani intervengono John McNeil alla tromba e Pierre Dørge all'ukulele.

La presenza vocale di Allegra Levy è tanto efficace quanto sobria e in equilibrio con gli interventi dei partner. Espone e sviluppa i temi, evidenziando ottimo timing nei brani dinamici, gusto interpretativo e varietà cromatica in quelli lenti; talvolta adagia il suo canto in sottili dimensioni colloquiali ("Dover Beach") oppure s'affida al vocalese al canto scat con piena padronanza ("C.J."). Il momento più riuscito del disco è "Lose My Number" collocato in chiusura: un brano dallo svolgimento metricamente e ritmicamente articolato, che Allegra affronta in stretta connessione con piano e batteria, improvvisando con fantasiosi vocalizzi che ne evidenziano la bravura.

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