Home » Articoli » Album Review » Aa. Vv.: Leo Records 25th Anniversary, Loft Koln
Aa. Vv.: Leo Records 25th Anniversary, Loft Koln
ByÈ il caso del sassofonista Joachim Gies, qui impegnato in duo con il batterista Denis Stilke, presente in alcune registrazioni di Cecil Taylor. Per la verità l’esibizione non risulta particolarmente emozionante e i due lunghi brani si risolvono in una sorta di ambient music d’avanguardia, piuttosto immobile e senza guizzi di particolare interesse.
Così come sconosciuti al grande pubblico sono Jurgen Kupke e Michael Thieke che, aggiungendo il loro clarinetti a quello del ben più noto Gebhard Ullmann, vanno a completare il Clarinet Trio. E qui è una gran festa per le esplorazioni timbriche più estreme, in piena libertà, con un breve omaggio al Nino Rota di “Parlami di me” e gustoso richiamo finale alla tradizione in “Gospel”.
Specialista dello guzheng, antico strumento cinese a 21 corde con ponticelli a posizionamento variabile, Xu Fengxia, con l’amico Frank Gratkowski ai sassofoni, crea paesaggi sonori suggestivi, anche se a volte un poco ripetitivi, nei quali la musica etnica intesa come rivendicazione della propria identità sposa la ricerca e la libertà espressiva.
Di ben altra portata il secondo CD nel quale scendono in pista alcuni pezzi da novanta della scuderia Feigin. Se i vocalizzi orgasmici e onomatopeici di Lauren Newton hanno perso la carica dirompente e dissacrante degli esordi, rimangono comunque l’abilità tecnica, l’inventiva senza fine e il gusto per il rischio di questa straordinaria interprete che negli ultimi due brani si aggiunge al trio di Simon Nabatov con risultati interessanti.
Il trio di Nabatov, per l’appunto, con Frank Gratkowski ai fiati ed il grande Paul Lovens alla batteria, è qui colto nella sua dimensione più astratta e visionaria, nella quale fanno capolino le influenze dichiarate del pianista rubato alla classica: Debussy, Messiaen, Scriabin Shostakovitch. Ma è soprattutto la forza dirompente dell’improvvisazione, l’abilità nel passare con naturalezza da sezioni tumultuose e forsennate a momenti di disarmante poesia a caratterizzare mezzora di musica di altissimo livello.
Per finire il punto più alto della raccolta. Il duo Aki Takase - Rudi Mahal è rodato da una lunga serie di esibizioni e da perlomeno due dischi, Duet for Eric Dolphy (Enja 1997) e The Dessert (Leo 2003), che ne testimoniano l’affiatamento e il valore artistico assoluto. Le tre brevi composizioni presenti sul doppio CD sono piccoli gioielli di scrittura e di improvvisazione, dall’architettura sofisticata ma ricchi di selvaggia bellezza. Raffinato e sarcastico, dirompente nella sua miscela di tradizione e innovazione, ironico in quel suo prendersi non troppo sul serio ma autore di una musica tremendamente seria il duo offre una sintesi perfetta di cuore, tecnica e fantasia.
Track Listing
CD 1: 01. Right From the Start N.3 (Gies); 02. Travel Preparations N.1 (Gies); 03. Dreierlei (Ullmann); 04. Seven 9-8 (Ullmann); 05. Parlami di me (Rota); 06. Almost Twenty-Eight (Ullmann); 07. Gospel (Ullmann); 08. The Tumbling Rocks Thrust into Air (Fengxia); 09. Rolling Into a Thousand Drifts of Snow (Fengxia); 10. The Roaring Surges Dash Upon The Shore (Fengxia). CD 2: 01. Rudi My Beer! (Takase); 02. Purity and Sweetness (Takase); 03. Raskaz (Takase); 04. Marked Breath (Nabatov/Gratkowski/Lovens); 05 Forsaken Mysteries (Nabatov/Gratkowski/Lovens); 06. Surrender Now (Nabatov/Gratkowski/Lovens); 07. Night Song (Newton); 08. Mizu No Naka (Newton); 09. Loft (Newton); 10. Signal (Newton/Nabatov/Gratkowski/Lovens), 11. What? (Newton/Nabatov/Gratkowski/Lovens).
Personnel
Joachim Gies (fiati); Denis Stielke (batteria); Gebhard Ullmann (clarinetto basso); Jurgen Kupke (clarinetto); Michael Thieke (clarinetto alto); Xu Fengxia (guzheng,voce), Frank Gratkowski (fiati); Aki Takase (piano); Rudi Mahal (clarinetto basso); Simon Nabatov (piano); Paul Lovens (batteria); Lauren Newton (voice).
Album information
Title: Leo Records 25th Anniversary, Loft Koln | Year Released: 2007 | Record Label: Leo Records
< Previous
Wayne Escoffery: Past And Future
Next >
An Ace Face