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Julian Lage: una chitarra in volo libero
The New Gary Burton Quartet
Guided Tour
Mack Avenue
Valutazione: 3,5 stelle
Gary Burton ha spesso fatto ricorso all'uso di chitarristi nei suoi gruppi: basti ricordare, oltre a Pat Metheny, Larry Coryell, Mick Goodrick, Ralph Towner tra i più assidui. Nella più recente incarnazione del suo classico quartetto ha chiamato Julian Lage. Questo Guided Tour è il nuovo frutto della loro collaborazione, e segue il CD Common Ground realizzato dalla stessa formazione, completata dalla collaudata sezione ritmica formata da Scott Colley al contrabbasso e Anthonio Sanchez alla batteria.
Come sempre nei dischi del vibrafonista la musica è espressione di un mainstream moderno, basata perlopiù su composizioni originali (qui firmate a turno dai quattro musicisti, con l'unica eccezione di "Once Upon a Summertime," ballad di Michel Legrand), fortemente ritmate, strutturalmente solide, veicolo ideale per le improvvisazioni dei musicisti. C'è spazio per tutti, a cominciare dal leader che a settant'anni compiuti suona ancora con l'energia e l'entusiasmo di un ragazzino. Lage mostra notevole tecnica e inventiva, pur all'interno di un contesto abbastanza classico, e certamente non sfigura nel confronto con i suoi illustri predecessori. Il disco risulta decisamente godibile, nonostante una certa prevedibilità, e si può tranquillamente raccomandare agli appassionati di un jazz solidamente costruito e suonato con verve, virtuosismo e precisione.
Fred Hersch - Julian Lage
Free Flying
Palmetto
Valutazione: 4 stelle
Il pianista Fred Hersch non è nuovo alla formula del duo, anche se l'unico precedente con un chitarrista nella sua carriera trentennale risale a 15 anni fa (Songs We Know, con Bill Frisell). Artista colto e raffinato, Hersch è il classico musicista per musicisti, apprezzato più dai colleghi che dal grosso pubblico. Il suo pianismo intellettuale concede ben poco alla platea, e l'ascolto della sua musica richiede sempre un certo impegno per poterne apprezzare tutte le sfumature nei vari contesti in cui opera (prevalentemente solo, duo e trio). In Lage trova un interlocutore ideale, e il dialogo procede in modo fluido e brillante, esplorando i vari temi (tutti di Hersch, ad eccezione di "Beatrice" di Sam Rivers e "Monk's Dream") con un'interpretazione ricca data dal continuo stimolo reciproco tra i musicisti.
La differenza di età tra i due non si sente: Lage dimostra grande maturità ed esperienza, mentre Hersch è sempre fresco e inventivo. La registrazione, effettuata dal vivo nel febbraio di quest'anno in un locale newyorchese, mette nel dovuto risalto la stretta interazione tra i due e la loro capacità di ascoltarsi, ispirarsi e compenetrarsi vicendevolmente, condizione indispensabile alla piena riuscita di qualsiasi duo. La qualità degli interpreti è fuori discussione, e si rispecchia pienamente nei duetti di questo CD, ricco di stimoli in quantità tale da soddisfare anche gli ascoltatori più esigenti.
Elenco dei brani:
Guided Tour: 01. Caminos (Sanchez) - 07:20; 02. The Look Out (Lage) - 05:52; 03. Jane Fonda Called Again (Burton) - 06:23; 04. Jackalope (Hersch) - 06:32; 05. Once Upon a Summertime (Legrand) - 06:41; 06. Sunday's Uncle (Lage) - 06:05; 07. Remembering Tano (Burton) - 06:54; 08. Helena (Lage) - 07:22; 09. Legacy (Colley) - 06:40; 10. Monk Fish (Sanchez) - 04:48.
Free Flying: 01. Song without Words #4: Duet (Hersch) - 6:54; 02. Down Home (Hersch) - 5:54; 03. Heartland (Hersch) - 4:57; 04. Free Flying (Hersch) - 5:04; 05. Beatrice (Rivers) - 5:29; 06. Song without Words #3: Tango (Hersch) - 5:45; 07. Stealthiness (Hersch) - 5:16; 08. Gravity's Pull (Hersch) - 7:03; 09. Monk's Dream (Monk) - 6:24.
Musicisti:
Guided Tour: Gary Burton (vibrafono), Julian Lage (chitarra), Scott Colley (basso), Antonio Sanchez (batteria).
Free Flying: Fred Hersch (piano); Julian Lage (chitarra).
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