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Julian Lage: una chitarra in volo libero

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Nonostante la giovane età (appena 25 anni), il chitarrista Julian Lage può vantare un curriculum di tutto rispetto, con due album incisi da titolare, tre come cotitolare, e numerose partecipazioni discografiche come sideman, iniziate appena dodicenne con la partecipazione ad un album di duetti del mandolinista David Grisman. Ex bambino prodigio di formazione classica, il suo debutto discografico in ambito jazzistico si deve al vibrafonista Gary Burton che lo chiamò al suo fianco nel 2004 per l'incisione del CD Generations, come già aveva fatto a suo tempo con un giovanissimo Pat Metheny. Oggi Lage è una delle voci più interessanti della nuova scena jazz chitarristica, e lo ritroviamo spesso impegnato in numerosi progetti musicali di rilievo, come i due di cui ci occupiamo qui di seguito.

The New Gary Burton Quartet

Guided Tour

Mack Avenue

Valutazione: 3,5 stelle

Gary Burton ha spesso fatto ricorso all'uso di chitarristi nei suoi gruppi: basti ricordare, oltre a Pat Metheny, Larry Coryell, Mick Goodrick, Ralph Towner tra i più assidui. Nella più recente incarnazione del suo classico quartetto ha chiamato Julian Lage. Questo Guided Tour è il nuovo frutto della loro collaborazione, e segue il CD Common Ground realizzato dalla stessa formazione, completata dalla collaudata sezione ritmica formata da Scott Colley al contrabbasso e Anthonio Sanchez alla batteria.

Come sempre nei dischi del vibrafonista la musica è espressione di un mainstream moderno, basata perlopiù su composizioni originali (qui firmate a turno dai quattro musicisti, con l'unica eccezione di "Once Upon a Summertime," ballad di Michel Legrand), fortemente ritmate, strutturalmente solide, veicolo ideale per le improvvisazioni dei musicisti. C'è spazio per tutti, a cominciare dal leader che a settant'anni compiuti suona ancora con l'energia e l'entusiasmo di un ragazzino. Lage mostra notevole tecnica e inventiva, pur all'interno di un contesto abbastanza classico, e certamente non sfigura nel confronto con i suoi illustri predecessori. Il disco risulta decisamente godibile, nonostante una certa prevedibilità, e si può tranquillamente raccomandare agli appassionati di un jazz solidamente costruito e suonato con verve, virtuosismo e precisione.

Fred Hersch - Julian Lage

Free Flying

Palmetto

Valutazione: 4 stelle

Il pianista Fred Hersch non è nuovo alla formula del duo, anche se l'unico precedente con un chitarrista nella sua carriera trentennale risale a 15 anni fa (Songs We Know, con Bill Frisell). Artista colto e raffinato, Hersch è il classico musicista per musicisti, apprezzato più dai colleghi che dal grosso pubblico. Il suo pianismo intellettuale concede ben poco alla platea, e l'ascolto della sua musica richiede sempre un certo impegno per poterne apprezzare tutte le sfumature nei vari contesti in cui opera (prevalentemente solo, duo e trio). In Lage trova un interlocutore ideale, e il dialogo procede in modo fluido e brillante, esplorando i vari temi (tutti di Hersch, ad eccezione di "Beatrice" di Sam Rivers e "Monk's Dream") con un'interpretazione ricca data dal continuo stimolo reciproco tra i musicisti.

La differenza di età tra i due non si sente: Lage dimostra grande maturità ed esperienza, mentre Hersch è sempre fresco e inventivo. La registrazione, effettuata dal vivo nel febbraio di quest'anno in un locale newyorchese, mette nel dovuto risalto la stretta interazione tra i due e la loro capacità di ascoltarsi, ispirarsi e compenetrarsi vicendevolmente, condizione indispensabile alla piena riuscita di qualsiasi duo. La qualità degli interpreti è fuori discussione, e si rispecchia pienamente nei duetti di questo CD, ricco di stimoli in quantità tale da soddisfare anche gli ascoltatori più esigenti.

Elenco dei brani:

Guided Tour: 01. Caminos (Sanchez) - 07:20; 02. The Look Out (Lage) - 05:52; 03. Jane Fonda Called Again (Burton) - 06:23; 04. Jackalope (Hersch) - 06:32; 05. Once Upon a Summertime (Legrand) - 06:41; 06. Sunday's Uncle (Lage) - 06:05; 07. Remembering Tano (Burton) - 06:54; 08. Helena (Lage) - 07:22; 09. Legacy (Colley) - 06:40; 10. Monk Fish (Sanchez) - 04:48.

Free Flying: 01. Song without Words #4: Duet (Hersch) - 6:54; 02. Down Home (Hersch) - 5:54; 03. Heartland (Hersch) - 4:57; 04. Free Flying (Hersch) - 5:04; 05. Beatrice (Rivers) - 5:29; 06. Song without Words #3: Tango (Hersch) - 5:45; 07. Stealthiness (Hersch) - 5:16; 08. Gravity's Pull (Hersch) - 7:03; 09. Monk's Dream (Monk) - 6:24.

Musicisti:

Guided Tour: Gary Burton (vibrafono), Julian Lage (chitarra), Scott Colley (basso), Antonio Sanchez (batteria).

Free Flying: Fred Hersch (piano); Julian Lage (chitarra).

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