Home » Articoli » Album Review » Michael Moore Quintet: Home Game
Michael Moore Quintet: Home Game
ByLa registrazione - che è di qualche anno prima, del 1988 - è infatti felicissima per equilibrio dei materiali tematici, varietà di atmosfere, costruzione formale, essenzialità degli interventi solisti: ci sono cose più astratte e avventurose come "Suburban Housewives" [che consente a Robertson una delle sue memorabili performance] accanto a melodie ariose come quella di "Providence" o ai profumi rétro-monk di una "Debbie Warden" o di "Breathing Out Of Habit".
[Ri]ascoltando un lavoro come questo viene da pensare quanta varietà e fantasia innervasse il jazz creativo di quegli anni: pur con coordinate di moderata volontà iconoclasta e senza perdere di vista un'armonia comunicativa di fondo, i cinque componenti del quintetto [occhio anche al piano di Hersch, capace di improvvisi guizzi] danno fondo a tutta la fantasia necessaria per dare ai bei temi di Moore - che al contralto alterna i clarinetti - la profondità che richiedono. Da riscoprire e, questa volta, non dimenticare più.
Track Listing
01. Home Game; 02. Softy; 03. Dante; 04. Providence; 05. Clean Man; 06. Suburban Housewives; 07. Redman's; 08. Marylin; 09. Breathing Out Of Habit; 10. Debbie Warden; 11. Dave.
Personnel
Michael Moore
clarinetMichael Moore (sax contralto, clarinetto, clarinetto basso); Herb Robertson (tromba, cornetta); Fred Hersch (pianoforte); Mark Helias (contrabbasso); Gerry Hemingway (batteria).
Album information
Title: Home Game | Year Released: 2008 | Record Label: Ramboy
< Previous
Lotus Symphony
Next >
Spaceton's Approach