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Michel Reis: Hidden Meaning
Le undici composizioni, tutte della penna di Reis, sono state scritte appositamente per il CD, che infatti possiede una sua identità omogenea, almeno in parte corrispondente al suo titolo, Hidden Meaning: atmosfere intimistiche, liricamente pensose ma ricche di suspence drammatica, nelle quali il mood da ballad si fonde con slanci dinamici.
Rappresentano a pieno lo stile sospeso e intimista la title track, il brano d'apertura, ed Elegy, che sono anche tra i più accattivanti del disco. Qui (e nel solitario sipario di Prescience) il piano del leader si esprime al meglio, con tocchi, sfumature e invenzioni, che talvolta hanno un sapore quasi classico. Più dinamiche, ma anche sature di narratività e drammaturgia Seduction e Americana, nelle quali il piano svolge invece un ruolo maggiormente di supporto e lascia quello di protagonista all'ottimo Stefan Karl Schmid, corposo e caldo al tenore, agile e dall'espressività latamente liebmaniana al soprano.
Nel complesso dunque un CD di buon livello, godibile, anche se tutto sommato piuttosto convenzionale e alla lunga prevedibile: ma è opera di musicisti tutti tanto giovani, quanto preparatissimi e ricchi di idee, meritevoli d'attenzione e d'aspettative.
Personnel
Michel Reis
pianoAlbum information
Title: Hidden Meaning | Year Released: 2013 | Record Label: Blue Note
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