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Satoko Fujii: Heat Wave

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Satoko Fujii: Heat Wave
In questo decennio Satoko Fujii s'è imposta come una delle personalità artistiche più originali, complete ed eclettiche della scena musicale internazionale. La sua creatività è a dir poco prorompente (come dimostra un corpus discografico di oltre trenta opere) ed ogni lavoro manifesta singolare magnetismo e forza di coinvolgimento, toccando l'ascoltatore nel profondo come raramente accade oggi.

Nell'anno che è appena trascorso la pianista e compositrice giapponese ha festeggiato 50 anni pubblicando quattro CD, con altrettanti gruppi senza mostrare il minimo segno di routine o stanchezza creativa. Accantonati per il momento i lavori per grande orchestra, da qualche anno Satoko privilegia la dimensione del solo o dei piccoli organici: dai duo con Natsuki Tamura, Carla Kihlstedt o Tatsuda Yoshida a trii e quartetti con partner di lunga o più occasionale frequentazione (in primo piano quello con Mark Dresser e Jim Black, protagonista del recente Trace a River).

Registrato nell'aprile del 2008, questo quartetto interamente giapponese può sembrare la prosecuzione dell'organico Gato Libre - per tre quarti uguale - che l'anno precedente aveva registrato il CD Kuro. Se il leader di quel gruppo era Tamura, qui la leadership, e tutte le composizioni, appartengono alla Fujii ed il percorso è caratterizzato dalla sua straordinaria personalità, che imprime alla musica urgenza espressiva e lirismo in dosi ed equilibri continuamente mutevoli.

"Ho dato alla band il nome ma-do -ha detto la Fujii- per raffigurare una musica aperta all'esterno ma che assegna grande importanza alla dimensione del silenzio". Il termine giapponese vuol dire infatti entrambe le cose. In quest'estetica si confrontano infatti il tumulto della realtà contemporanea (nel nostro caso un jazz debitore delle avanguardie storiche, acceso e vibrante nei ritmi e nei timbri) con un mondo poetico fatto di chiaroscuri, dove le dimensioni dell'evanescente e della rarefazione assumono un'importanza centrale.

Luci e ombre dunque, in una gradazione che tocca tutti gradi dinamici all'interno di un progetto magistralmente calibrato pur nell'ampia libertà con cui si muovono i solisti. Uno tra i molti esempi che offre il disco è la viva tensione che si respira in "Tornado" (un free che sembra scaturire direttamente dagli anni sessanta) in rapporto al rarefatto incedere di un brano come "Amoeba".

Ma più spesso i contrasti convivono all'interno degli stessi temi, manifestandosi in relazioni sempre insolite e sorprendenti (come evidenzia "The Squall in the Sahara" uno dei brani migliori del disco).

Se l'empatia esistente tra la Fujii e Tamura è straordinaria, non meno coinvolgimento esprime il collettivo nel suo complesso, forte della presenza del magnetico bassista Norikatsu Koreyasu e del versatile batterista Akira Horikoshi.

Un disco avvincente e intenso, di taglio contemporaneo ma niente affatto ostico, che si aggiunge all'eccellente serie di prestazioni della pianista e compositrice giapponese.

Track Listing

01. Heat Wave - 5:29; 02. Beyond The Horizon - 8:58; 03. Mosaic - 7:20; 04. Ring A Bell - 6:57; 05. Tornado - 6:43; 06. The Squall In The Sahara - 7:23; 07. Amoeba - 5:02; 08. Spiral Staircase - 4:25; 09. To The Skies - 3:04. Tutte le composizioni sono di Satoko Fujii.

Personnel

Satoko Fujii (pianoforte); Natsuki Tamura (tromba); Norikatsu Koreyasu (contrabbasso); Akira Horikoshi (batteria).

Album information

Title: Heat Wave | Year Released: 2009 | Record Label: Not Two Records


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