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Gaspare De Vito
ByGira spesso nel mio CD player, quasi tutti i giorni, perché è l'enciclopedia del jazz moderno.
02. John Coltrane - A Love Supreme (Impulse! - 1992).
I dischi di Coltrane sono uno più bello dell'altro ma credo che questo sia il compimento della sua maturità, un capolavoro assoluto. Ogni volta che lo ascolto carpisco qualcosa di nuovo.
03. Hilmar Jensson - TYFT (Skirl Records - 2008).
Ascoltati dal vivo mi hanno colpito per la potenza di suono e le idee innovative. Ho comprato il CD e devo dire che il tutto è confermato anche nella registrazione.
04. Francesco Cusa "Skrunch" - L'arte della guerra (Improvvisatore Involontario - 2008).
Regalatomi dall'amico Francesco, mi ha colpito per questo suono ruvido e l'uso che fa degli insegnamenti di Tim Berne e Steve Coleman.
05. Feet of Mud (Improvvisatore Involontario - 2008).
Regalatomi anche questo da Federico Squassabia, lui stesso scrive "Piedi di fango che ronzano, fischiettano, urlano. Sono zanzare elettriche, corde e pelli graffiate. Tra nebbie e bucce di limoni, psyco-jazz, rock, jazz, interessanti atmosfere.
06. Tim-Trevor Briscoe - Nicola Guazzaloca - One Hot Afternoon (Leo Records - 2007).
Un disco che mi ha stupito molto. Con idee fresche e una bella intesa fra i due. Un'altra conferma che non c'è alcun bisogno di cercare all'estero ciò che abbiamo abbondantemente in Italia.
07. Steve Coleman - Invisible Path: First Scattering (Tzadik - 2007).
Il primo CD di Steve Coleman in solo e non potevo assolutamente perdermelo. Per il momento l'ho ascoltato un paio di volte, è un ascolto impegnativo e sopratutto denso di spunti e idee da carpire, soprattutto perché è senza i cicli ritmici che normalmente lo accompagnano.
08. Kneebody - Low Electrical Worker (Jazz Engine - 2007).
Un gruppo che prima mi era sconosciuto ma mi sta piacendo sempre di più. Ultimamente mi sta affascinando questa contaminazione fra rock e jazz, c'è dentro un sacco di roba, si va dal Miles elettrico al jazz più tradizionale, passando per il funk e l’improvvisazione. E’ una direzione musicale che mi intriga parecchio.
09. Claude Debussy - Prelude à l'après midi d'un faune (Bernstein Century - 1999).
Periodicamente riascolto questo brano e altri di Debussy, una poetica inconfondibile che spesso mi riassesta i sensi. La versione è quella della Bernstein Century con l'orchestra Filarmonica di New York.
10. Giovanni Allevi - Evolution (Ricordi - 2008).
Mi sono fatto prestare questo CD perché volevo capire realmente chi fosse questo nuovo genio della musica italiana. Direi che più che una evoluzione è una devoluzione. Mi sforzo ma non riesco a trovare il genio di cui tutti parlano, musichetta semplice semplice e di pochissimo valore, una perdita di tempo.
Foto di Claudio Casanova
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