Marco Strano Syntax 4th: Five Portraits

Si tratta di quattordici brani originali, tutti firmati dal leader, che seguono un ideale filo conduttore, fatto di melodie fluide, dalla grande cantabilità, buone sia per un eventuale utilizzo di sottofondo, ma anche per essere apprezzate a se stanti. Oltre al sax di Strano, figura primaria capace di condurre in porto la maggior parte dei temi, c'è da sottilineare la spinta ritmica prodotta dal basso elettrico di Federico Malaman e dal drumming inesorabile di Massimo Manzi, ma anche il lavoro ai suoni sintetizzati svolto da Bruno Silenzi. In scaletta il tutto viene amalgamato in maniera eterogenea, senza strappi improvvisi, tranne quando entra in scena la voce di Paola Casula in "Saraband," brano dai tratti più gentili e raffinati.

A conti fatti l'album si rivela lodevole per l'impegno prodotto dal quartetto, anche se magarzi un po' più di varietà - formale e di approccio - avrebbe giovato alla riuscita complessiva del disco.

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