Ben Perowski Quartet: Esopus Opus

Perowski, affiancato dallo stesso Speed al clarinetto e al sassofono, Ted Reichman alla fisarmonica e Drew Gress al basso, passeggia fra brani recuperati dal repertorio firmato da George Harrison, Jimi Hendrix e Jacob do Bandolim e qualche composizione originale scegliendo il clarinetto di Speed come voce principale.

Aperto da una trascinante "Key Lime," prosegue con l'hendrixiana "Manic Depression" in cui il gioco è alla destrutturazione e alla ristrutturazione della melodia, per assumere toni più meditabondi in "Within You Without You". Non mancano episodi smaccatamente a tema, come in "Murnau on the Bayou": aperta da una fisarmonica panoramica in puro stile cajun, si sviluppa con un tema da vecchia orchestrina jazz di New Orleans per poi implodere in una deriva che sfiora il free.

Che la scelta cada spesso su riletture rivoluzionanti di brani provenienti da generi così lontani fra loro come il rock e la musica brasiliana, non deve stupire più di tanto. Perowski giunge infatti da una militanza che lo ha visto impegnato tanto nel rock tradizionale quando nella musica più sperimentale. Il risultato di questo lavoro non è per nulla viziato dall'approccio naturalmente "colto" che spesso inficia la musica di quei jazzisti che, quando sono alle prese con repertori più popolari, filano una tela così complessa di citazioni, derivazioni e derive (senza abbandonare un certo minimalismo di fondo) da lasciare l'ascoltatore quasi spaesato. E questo è una boccata d'aria fresca.

Comments