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Michel Godard, Ihab Radwan: Doux désirs
ByIl dialogo è concentrato, rigoroso, verrebbe da dire ancestrale, ora più quieto e riflessivo, attraversato da un tono che definiremmo nostalgico, ora più mosso, anche rigoglioso (ma con parsimonia...), e domina la quasi totalità dell'ora abbondante di musica su cui il disco si svolge (fa eccezione "Malato d'amore," per soli oud e voce, più un paio di prologhi sempre appannaggio di Radwan), a dispetto delle spiccate individualità dei due interlocutori: c'è la chiara volontà di confrontarsi, di trovare sempre un terreno comune, e tale direttiva viene perseguita (si direbbe in scioltezza) con ammirevole coerenza e disponibilità reciproca. Una lievequanto in fondo fisiologicauniformità delle situazioni proposte costituisce in tal senso un sia pur minimo freno alla totale riuscita del lavoro.
Track Listing
Su l'onda d'amore; In the Grotte; Intro to Tenderness; Tenderness; Il goloso; Dahab; Acqua alta; Serbia; Malato d'amore; Love at First Sight; A la folie; A Trace of Grace.
Personnel
Michel Godard: serpent, tuba, electric bass; Ihab Radwan, oud, voice.
Album information
Title: Doux désirs | Year Released: 2017 | Record Label: Dodicilune
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