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William Parker: Double Sunrise Over Neptune

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William Parker: Double Sunrise Over Neptune
L'Oriente incontra l'Occidente, l'Asia incontra l'Africa, i mantra incontrano l'improvvisazione, la forma incontra la libertà, la musica etnica incontra il jazz, la sperimentazione incontra la tradizione.

Questo e molto altro accade in Double Sunrise Over Neptune, lavoro orchestrale dell'infaticabile William Parker che, per l'occasione, riunisce sedici musicisti organizzati in sezione ritmica, sezione fiati, quartetto d'archi, voce e strumenti etnici suonati pure dal leader che abbandona l'amato contrabbasso e si dedica alla direzione.

E proprio l'accostamento di elementi così eterogenei costituisce la forza di questa incisione, proveniente dalla XII edizione del Vision Festival, evento che costituisce punto di riferimento imprescindibile per comprendere appieno la galassia che ruota attorno alla figura del contrabbassista di New York.

"Morning Mantra" (quindici minuti) e "Neptune's Mirror" (ventidue minuti), sono versioni dello stesso movimento che illustrano al meglio il modus operandi di Parker. Nel primo, su di un ostinato di sei note, Parker fa montare una marea sonora compatta che esemplifica al meglio il suo concetto di tonalità universale, una sorta di agorà di suoni che magicamente trovano unità e ragion d'essere a prescindere dalla loro provenienza. Vi sono spazi solistici importanti ma vengono come assorbiti dal magma che li circonda contribuendo a definire un affresco sonoro visto come entità suprema.

Nella seconda versione le maglie si allentano decisamente, prende il sopravvento l'anima jazzistica del leader, la composizione diventa più aperta e le improvvisazioni brillano di luce propria come lo straordinario dialogo tra i vocalizzi della cantante indiana Sangeeta Bandyopadhyay e l'inteso sax contralto di Rob Brown.

Senza dimenticare le meraviglie contenute nei ventisette minuti di "Lights of Lake George," dove la chitarra di Joe Morris, il violino di Jason Kao Wang, l'oud di Brahim Frigbane e la tromba di Lewis Barnes, assecondati dagli strumenti a doppia ancia e ancora dalla voce di Sangeeta, riescono a pilotare l'ensemble verso una furibonda improvvisazione collettiva.

Possiamo definire Double Sunrise Over Neptune etno-free-jazz? Etichettatelo come volete ma questo CD resta un fulgida testimonianza delle qualità di William Parker come compositore, come catalizzatore di talenti, e come direttore musicale.

Track Listing

01. Morning Mantra; 02. Lights of Lake George; 03. O'Neal's Bridge; 04. Neptune's Mirror. Composizioni di William Parker.

Personnel

Rob Brown
saxophone, alto

Lewis Barnes (tromba); Rob Brown (sax alto); Bill Cole (ance doppie); Sabir Mateen (sax tenore,clarinetto); Dave Sewelson (sax baritono); Jason Kao Hwang (violino); Mazz Swift (violino); Jessica Pavone (viola); Shiau-Shu Yu (violoncello); Joe Morris (chitarra,banjo); Brahim Frigbane (oud); Sangeeta Bandyopadhyay (voce); Shayna Dulberger (basso); Gerald Cleaver (batteria); Hamid Drake (batteria); William Parker (doppie ance, doson'ngoni, direzione).

Album information

Title: Double Sunrise Over Neptune | Year Released: 2009 | Record Label: AUM Fidelity


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