Udus: DooMooD

In realtà, Manlio Maresca e Antonio Zitarelli (membri dei Neo) e l’inossidabile Luca Tommaso (sax negli Zu) vanno molto più in là dei luoghi comuni dell’occultismo proponendo una ricetta musicale - alquanto indigesta, ma non per questo meno affascinante - che affonda le sue radici nel rigurgiti death metal, del free jazz e dell’improvvisazione.

Ne esce fuori un lavoro di debutto che al di là di facili ironie naviga nei mari neri della sperimentazione tout court e lo fa con risultati sorprendenti.

Il rock più estremo e distorto incontra le profondità timbriche e inquietanti del baritono (“Waver Like a Butterfly and Sting Like a Bee”), mentre le asimmetrie ritmiche (“Murder Goodness”, “Breach of the Peace”) incalzano come una macchina da presa in un film horror.

DooMooD ritrae in musica oscure e ancestrali alchimie timbriche, definendo i contorni e l’insondabilità di un precipizio sonico.

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