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Ardecore: Chimera
ByLa formazione è quella del primo disco, con gli Zu e Geoff Farina, l'essenziale Luca Venitucci e una vasta schiera di ospiti, che contribuiscono a un suono diretto, ma variegato. Apertura classica con "Miniera", struggente canzone firmata Bixio/Cherubini sul sacrificio di un minatore: l'andamento funereo e cadenzato fa subito centro, proiettando l'ascoltatore in uno scenario denso e ruvido.
Splendida anche la rilettura di "M'affaccio alla finestra", canzone ottocentesca che in questa versione blues scintilla in tutta la sua drammaticità espressiva, grazie al pianoforte incalzante e all'inserimento nel ritmo di improvvise sospensioni di grande efficacia. Ma è solo quando si arriva al primo brano scritto da Felici, "Parole Controvento", che si percepisce appieno la solidità del disco: su un basso sornione e cinematografico, acceso da bagliori di xilofono, il cantautore romano stende una melodia coinvolgente, di quelle che il buon ottanta per cento degli autori di casa nostra nemmeno si sogna.
Già cavallo di battaglia di Gabré, "Quel ritmo americano" è riletta in versione punk-petroliniana, sorretta da una pompante propulsione bandistica, a tratti irresistibile, mentre "Sinnò me moro", scritta originariamente per Gabriella Ferri, raschia il fondo dell'anima in modo quasi crudele per semplicità esecutiva [l'arrangiamento è davvero splendido].
Tutta la seconda parte del disco è composta da originali: "Buon natale", testo di sarcastica analisi delle ipocrisie sociali dell'Italia di oggi [ma di sempre] è fatto rotolare su una base che ricorda Tom Waits, mentre la title-track strumentale riprende con melodia apparentemente svagata quel confronto tra l'emigrazione che ha caratterizzato il nostro Novecento e quella che ora l'Italia si trova a affrontare - molto inadeguatamente - nel ruolo inverso.
Un vecchio testo di tradizione orale sulla vicenda tragica di Beatrice Cenci ha ispirato Felici e Venitucci in "Beatrice", struggente nel suo ineluttabile e dolcissimo scivolare verso un destino segnato, mentre alla base della vivida "Nessuno" stanno alcuni stornelli che intrecciano storie di galera e emarginazione. Chiusura con la malinconica "Chi sa perché?", riflessione sull'amore che apparentemente riporta tutto in un'atmosfera retrò e di distanza, ma una delle caratteristiche che più colpiscono di questo disco - oltre alla straordinaria bravura dei musicisti, apprezzata anche dal vivo - è come riesca a suonare visceralmente attuale. Da avere!
Track Listing
01. Miniera (B.Cherubini/C.A.Bixio); 02. M'affaccio alla finestra (Tradizionale ignoto XIX sec.); 03. Parole Controvento (G.Felici); 04. Quel ritmo americano (Tradizionale / G.Felici); 05. Sinnò me moro (Giannetti-Germi / Rustichelli); 06. Buon Natale (G.Felici); 07. Chimera (G.Felici /L.Venitucci); 08. Beatrice (Tradizionale/G.Felici-L.Venitucci); 09. Nessuno (Tradizionale/G.Felici); 10. Chi sa perchè? (G.Felici).
Personnel
Giampaolo Felici (voce); Luca Mai (sassofono); Massimo Pupillo, Fabiano Marcucci (contrabbasso); Jacopo Battaglia (batteria); Geoff Farina, Manlio Maresca (chitarra); Luca Venitucci (fisarmonica, pianoforte); Valerio Borgianelli, Marco Di Gasbarro (percussioni); Aleksandar Karic (mandolino); Mario Camporeali, Ludovica Valori (trombone); Luca D'Amato, Ersilia Prosperi (tromba); Alessandro Federico (clarinetto); Alberto Sàrcina (bombardino); Agnès Trincal, Francesco Pisanelli (violino); Giorgia Franceschi (viola); Marco Algenti (violoncello).
Album information
Title: Chimera | Year Released: 2007 | Record Label: Self Produced
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