Erik Friedlander: Broken Arm Trio

Dopo il disco d'esordio Live in New York, il trio vede ora, accanto al violoncellista, Trevor Dunn al contrabbasso e Mike Sarin alla batteria, una ritmica che del rapporto tra potenza e flessibilità fa una chiave di lettura privilegiata per assecondare la peculiarità stilistica del progetto, l'utilizzo prevalente del pizzicato.

Tredici tracce [una, non si sa perché, le informazioni del CD se la dimenticano] che si muovono tra un raffinato camerismo di sapore folklorico, le inevitabili tentazioni klezmer, sornione impronte cinematiche, morbidi swing e spasmi timbrici ["Jim Zipper," splendida]. Friedlander porta qui in eredità la sottile, ma eccellente linea di discendenza del violoncello jazz, dallo stesso Pettiford a Fred Katz, dal geniale Abdul Wadud a Hank Roberts, ma la stende su un paesaggio espressivo nel quale entrano echi country e la spigolosa indole melodica di Herbie Nichols.

La grande fantasia esecutiva e improvvisativa dei tre musicisti è il sicuro antidoto alla possibile uniformità espressiva che una scelta timbrica così peculiare porta con sé come naturale insidia: non solo Friedlander si conferma musicista di grande sensibilità, ma l'apporto di Dunn e Sarin diventa un termine di paragone imprevedibile e utilissimo anche nei brani formalmente più compiuti.

Pizzicato 3!

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