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Ray Anderson's Organic Quartet: Being the Point
ByIl trombonista di Chicago non ha mai interpretato il suo ruolo in senso riduttivo (o rigoroso, se si vuole), affiancando alle sue imprese difficili, avventurose, gioviali disimpegni vecchia maniera, spesso anche vicini alle forma-canzone. In entrambi i casi, è la sua voce strumentale che lascia il segno, una voce che sfrutta ogni possibilità del trombone, dai disegni stilizzati e morbidi, ai graffi potenti, fino ai rantoli gorgoglianti che le sordine non trattengono.
Straordinario Anderson, dunque, non memorabile invece il corpo della musica, piuttosto divertente ma un po' ordinaria nel suo legare assieme stili diversi. C'è l'ombra di Charles Mingus nel blues dedicato a John Lewis (che riporta a "Goodbye, Pork-Pie Hat"), ma quel tempo in levare così caro a Anderson toglie fascino a un tema da sviluppare forse in altro modo. "Hot Crab Pot" è un classico pezzo a riff che sfocia in uno stretto bebop da cui svetta l'organo di Gary Versace, altro solista in grado di variare il suo eloquio a seconda del format.
Anche la chitarra di Steve Salerno ha i suoi spazi e si direbbe John Scofield il modello di riferimento, ma in ogni brano è il trombone a catturare le attenzioni. Dopo il cubismo vocale di "Being the Point," piace il blues lento di "Realization," finalmente un pezzo meditato, raffinato.
Bentornato dunque Ray Anderson, ma siamo sicuri che il prossimo capitolo sarà più sorprendente.
Track Listing
At Home in the Muddy Water; Marching On (Blues for John Lewis); Child's Eyes; Hot Crab Pot; Being the Point; Realization; Instigations.
Personnel
Ray Anderson
tromboneRay Anderson: trombone, voce; Tommy Campbell: batteria; Steve Salerno: chitarra; Gary Versace: organo.
Album information
Title: Being the Point | Year Released: 2015 | Record Label: Intuition
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