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Grzegorz Karnas: Audio Beads
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Il singolare talento del cantante Grzegorz Karnas incontra sempre più consensi in ambito internazionale, come dimostrano le positive accoglienze ottenute da questo disco, inciso dal vivo al Jazzforum Budapest Festival del 2011.
Originario della Slesia, Karnas è attivo sulla scena musicale polacca da almeno un decennio e questo è il suo quinto album, inciso con un organico quanto mai anomalo che mette assieme uno strumento folk ungherese (il cimbalom), uno appartenente alla tradizione accademica (il violoncello) e uno prettamente jazzistico (la batteria). A complicare le cose ci si mette il cantante, che spazia dalla libera sperimentazione vocale allo scat singing, dalla recitazione di testi poetici al canto di fattura più tradizionale.
Perfezionista nell'intonazione dalle spericolate dinamiche di fraseggio e variazione cromatica, Grzegorz Karnas è uno dei cantanti più originali e fantasiosi apparsi dopo Bobby McFerrin, l'unico a cui può essere in qualche modo accostato. Le cinque composizioni (quattro originali scritte in collaborazione con Oles, una di Joni Mitchell) evidenziano il canto di Karnas che si muove tra suoni dilatati e compressi, momenti di intima colloquialità e acrobatiche performance concentrate sullo spessore e l'evocatività dei suoni.
Nonostante questo, Audio Beads non è un disco d'astrusa sperimentazione. I brani si snodano con singolare lirismo, evidenziando una forte componente folk, che aggiunge leggerezza ed evocatività. Pur essendo il protagonista, Grzegorz Karnas mantiene strette e interattive relazioni con i due strumenti a corde, che s'esibiscono anche in suggestivi interventi in solo. Oles usa il violoncello in una logica jazzistica, facendo ampio uso di pizzicato con funzione ritmica mentre Miklós Lukács affascina per l'uso pianistico del suo strumento.
Un cantante da conoscere e seguire in un disco affascinante, dall'esemplare registrazione audio.
Originario della Slesia, Karnas è attivo sulla scena musicale polacca da almeno un decennio e questo è il suo quinto album, inciso con un organico quanto mai anomalo che mette assieme uno strumento folk ungherese (il cimbalom), uno appartenente alla tradizione accademica (il violoncello) e uno prettamente jazzistico (la batteria). A complicare le cose ci si mette il cantante, che spazia dalla libera sperimentazione vocale allo scat singing, dalla recitazione di testi poetici al canto di fattura più tradizionale.
Perfezionista nell'intonazione dalle spericolate dinamiche di fraseggio e variazione cromatica, Grzegorz Karnas è uno dei cantanti più originali e fantasiosi apparsi dopo Bobby McFerrin, l'unico a cui può essere in qualche modo accostato. Le cinque composizioni (quattro originali scritte in collaborazione con Oles, una di Joni Mitchell) evidenziano il canto di Karnas che si muove tra suoni dilatati e compressi, momenti di intima colloquialità e acrobatiche performance concentrate sullo spessore e l'evocatività dei suoni.
Nonostante questo, Audio Beads non è un disco d'astrusa sperimentazione. I brani si snodano con singolare lirismo, evidenziando una forte componente folk, che aggiunge leggerezza ed evocatività. Pur essendo il protagonista, Grzegorz Karnas mantiene strette e interattive relazioni con i due strumenti a corde, che s'esibiscono anche in suggestivi interventi in solo. Oles usa il violoncello in una logica jazzistica, facendo ampio uso di pizzicato con funzione ritmica mentre Miklós Lukács affascina per l'uso pianistico del suo strumento.
Un cantante da conoscere e seguire in un disco affascinante, dall'esemplare registrazione audio.
Track Listing
Jasnowidz/The Seer; Dwie Wieze/Two Towers; Black Crow; Trzy Obilcza/ Trois Visages; Sny/Rêves.
Personnel
Grzegorz Karnas
vocalsGrzegorz Karnas: voce; Adam Oleś : violoncello; Miklós Lukács: cimbalom; Michal Miskiewickz: batteria.
Album information
Title: Audio Beads | Year Released: 2014 | Record Label: BMC Records
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Angelo Leonardi
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Audio Beads