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Aardvark Jazz Orchestra: American Agonistes

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Aardvark Jazz Orchestra: American Agonistes
I primi due brani di questo disco, pubblicato a nome dell’ormai trentacinquenne Aardvark Jazz Orchestra, sono stati registrati dal vivo una settimana dopo la tragedia dell’ 11 settembre.

Da qui l’impostazione di fondo e l’ispirazione di questo lavoro, che nasce sulla base di una forte critica alla politica degli States nell'era di Bush.

Inevitabile dunque che il pezzo d’apertura si muova in un clima di evidente angoscia, lungo un’atmosfera sgomenta. Un sentimento accentuato da un’improvvisazione corale molto lenta, fatta di note lunghe e perfettamente mimetizzate con le parti scritte.

Il richiamo alla musica classica contemporanea sembra evidente ascoltando i versi recitati da Donna Hewitt Didham. Decisamente più vicina a un’estetica jazzistica la parte centrale di questo lavoro, quello delle tracce 3, 4,5 e 6, registrate il 17 aprile 2004 in Massachusetts.

Qui l’ascoltatore attento coglierà di volta in volta lo spirito di Anthony Braxton, Gil Evans, Don Ellis, attraverso una musica ricchissima nella costruzione ma anche nei cromatismi e nei colori su cui si stagliano di volta in volta assoli considerevoli. Come quello ornettiano dell’altosassofonista Arni Cheathams in “One Thing and Another” o quello di Taylor Ho-Binum su “The Prevaricator”.

Non solo i titoli delle composizioni, ma anche la stessa regia dei pezzi in qualche caso contiene in sé una critica alla politica Usa negli ultimi sette anni e alla contraddizione che governano il mondo post 11 settembre. Così il titolo del sinuoso “Big Oil Tango” è ispirato dal perverso abbraccio tra l’attuale governo statunitense e i suoi interessi nella gestione delle riserve petrolifere mondiali, mentre il penultimo brano del CD vuole simboleggiare cosa potrebbe riservare il futuro agli Stati Uniti continuando ad erodere i principi che hanno ispirato la loro Repubblica: una serie di suoni individuali, sparsi e lontani, convergono verso una direzione univoca mentre il piano suona accordi e brandelli di una marcia trionfale.

L’ultimo brano del CD, l’auspicio di pace, è un inno imbastito su un ensemble di soli fiati che allungano lenti fasci sonori in un ampio orizzonte sonoro.

Track Listing

01. Blood on the Sun; 02. New Moon Rising; 03. Fallen Truth: One Thing and Another; 04. Fallen Truth: Big Oil Tango; 05. Fallen Truth: The Prevaricator; 06. Fallen Truth: Theocracy in America; 07. Sounding Peace.

Personnel

Aardvark Jazz Orchestra
band / ensemble / orchestra
Mark Harvey
composer / conductor

Mark Harvey (tromba, pianoforte); KC Dunbar (tromba); Taylor Ho Bynum (tromba); Jeanne Snodgrass (tromba); Dan Shaud (corno francese); Jay Keyser (trombone); Jeff Marsanskis (trombone); Bob Pilkington (trombone); Tom Pisek (trombone); Bill Lowe(trombone e tuba); Peter Bloom (sax alto, flauto, flauto basso e piccolo); Arni Cheatham (sax alto, flauto); Phil Scarff (sax tenore,sax soprano, clarinetto); Daniel Ian Smith (sax tenore, flauto); Chris Rakowski (sax tenore); Mark Messier (sax baritono, clarinetto); Dan Zupan (sax baritono); Larry Carsman (chitarra); Richard Nelson (chitarra); John Funkhouser(basso dalle traccia 3 alla 7); Jesse Williams(basso nella tracce 1-2); Jerry Edwards (basso elettrico); Harry Wellott (batteria); Craig Ellis (percussioni); Donna Hewitt Didham (voce).

Album information

Title: American Agonistes | Year Released: 2008 | Record Label: Leo Records


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