Kaori Osawa: Aluminum

Dall’altra “Well You Needn’t“, ovvero la sintassi del jazz, anche se quella atipica di un irregolare per eccellenza come Thelonius Monk, ed il senso del blues, seppure quello sghembo e asimmetrico del genio di Rocky Mount. Destrutturata è vero, stravolta nella componente ritmica, ma perfettamente colta nella sua essenza.

In mezzo una serie di composizioni/improvvisazioni che tentano di coniugare il linguaggio più o meno ortodosso della musica afroamericana con una certa allure avanguardista, dove a poderose scale della mano sinistra si contrappongono movimenti della mano destra che rinnegano le leggi dell’armonia e della tonalità.

Kaori Osawa, allieva di Aki Takase, qui nelle vesti di produttrice, affronta la sempre ardua prova del piano solo con grande senso della sfida e un pizzico di salutare incoscienza. Ne esce l’immagine di una musicista già matura, dal linguaggio originale, dal tocco cristallino, e dalla idee assai chiare.

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