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Adam O'Farrill Stranger Days al Torrione di Ferrara

Courtesy Angelo Leonardi
Jazz Club Il Torrione
Ferrara in Jazz
Ferrara
9 maggio 2025
Il penultimo appuntamento della nutrita rassegna "Ferrara in Jazz"dal 4 aprile all'11 maggio al Torrione San Giovanni di Ferraraha ospitato la prima e unica data italiana del quartetto Stranger Days del trombettista Adam O’Farrill, uno dei massimi combo attualmente in circolazione.
Tra i più fantasiosi solisti contemporanei, Adam guida un organico con quattro album alle spalle: da un decennio ne fanno parte il fratello Zack alla batteria e il contrabbassista Walter Stinson mentre il sassofonista Xavier Del Castillo è subentrato dal 2019 al posto di Chad Lefkowitz-Brown.
La serata ha confermato non solo il magistrale talento del trombettista e dei suoi partner ma l'originale identità stilistica della formazione, che affonda le sue radici nel post bop degli anni sessanta e si spinge in una ricerca avventurosa, dove la variegata cifra compositiva si coniuga con appassionanti quadri in libera improvvisazione.
Buona parte del repertorio era inedito a riprova della vitalità del gruppo e della multiforme creatività (di compositore e solista) del leader che ha appena pubblicato un esaltante album in ottetto, For These Streets. Nel concerto ferrarese solo tre brani ("Kurosawa at Berghain," "Gesturing Towards the West" e "Hueso") erano presenti negli album già incisi, mentre un personale omaggio alla tradizione è venuto con l'esecuzione di "Satin Doll."
Il concerto è andato avanti ininterrottamente per oltre 90 minuti, in un continuum musicale ad altissima concentrazione, dov'era difficile individuare la separazione tra un brano e l'altro. Il tema d'apertura (l'articolato "The Disguise of Henry") e il successivo (il radioso "Sweet Butter") presentavano chiare strutture tradizionali, (come la suddivisione tra temi base e assoli oppure riferimenti ritmico/timbrici alla tradizione del jazz o alle musiche latine) nella parte centrale la profondità dell'esplorazione s'è accentuata in percorsi palpitanti e ricchi di sorprese, nonostante la presenza di meticolose parti scritte.
È stato un percorso musicale avvincente, caratterizzato da un incessante gioco di relazioni che non concedevano nulla al superfluo. Ricordiamo con piacere l'interattivo drumming di Zack O'Farrill in relazione con Adam e gli altri partner nelle complesse figurazioni metriche; il contrasto tra i fraseggi svettanti della tromba e la profonda eloquenza del sax tenore; la ricchezza degli intrecci polifonici; il respiro intenso della pulsazione di basso.
L'ultima mezz'ora ha visto nell'ordine una nuova versione di "Gesturing Towards the West" con i due fiati protagonisti e il tumultuoso intervento percussivo di Zack; una fantasiosa rielaborazione di "Satin Doll" e un bis che ha riproposto "Hueso," dall'omonimo album.
Un concerto di alto spessore dunque, con una musica che abbraccia le avanguardie storiche, spicca per maturità e inventiva e si colloca tra le proposte più vibranti e innovative del jazz contemporaneo.
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Live Review
Adam O'Farrill's Stranger Days
Angelo Leonardi
Italy
Ferrara
Adam O'Farrill
Walter Stinson
Xavier Del Castillo
Chad Lefkowitz-Brown
Zack O'Farrill
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About Adam O'Farrill's Stranger Days
Instrument: Band / ensemble / orchestra
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