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Abe Rabade
ByHo iniziato ad amare la musica di Blanchard dall'album The Malcom X Jazz Suite. Questo è il suo ultimo CD e mi piace l'idea che contenga i testi declamati di Dr. Cornel West, filoso e umanista assai acuto. Vi è nella musica di Blanchard un equilibrio tra scrittura e improvvisazione che ammiro, compresa la ricerca di una nuova forma di jazz abbinata ad un messaggio profondo.
02. Fred Hersch - Live at the BimHuis (Palmetto Records - 2005).
Questo disco è un mosaico di possibilità per il piano. L'approcio di Hersch è veramente originale, amo particolarmente l'uso della mano sinistra e il modo in cui usa i registri altissimi della tastiera. Il suo tocco poi è fantastico.
03. Keith Jarrett - Somewhere Before (Atlantic - 1969).
Album in trio con Charlie Haden e Paul Motian. Trovo in questa registrazione molti degli aspetti chiave dello sviluppo del suo trio successivo con DeJohnette e Peacock. L'approccio è particolarmente fresco e aperto, tra forma e non forma e con temi gospelish, così particolari nella sua concezione pianistica.
04. Rosa Passos - Romance (Telarc Records - 2008).
Mi piace come Rosa Passos canta, con l'eccellenza melodica e ritmica di cantanti brasiliane come Maria Bethania o Gal Costa. Ma ciò che la rende unica è la "saudade," la nostalgia del suo canto. Mi ricorda talvolta la mia cantante jazz preferita, Billie Holiday. Con gli arrangiamenti di Paulo Paulelli e Fabio Torres.
05. Egberto Gismonti - Em Família (EMI - 1981).
Mi piace soprattutto "Loro," brano che ha qualcosa di speciale, con un'armonia circolare e note che si ripetono... Una miscela di gioia e tristezza che non riesco a descrivere meglio e che penso sia l'elemento chiave della musica di Gismonti.
06. Bill Evans - Portrait in Jazz (Riverside - 1959).
Credo che questo album sia l'inizio di un nuovo approccio al piano trio che ha influenzato tutte le formazioni future. Il ruolo del basso diventa più attivo e contrappuntuale grazie alla maestria di Scott LaFaro. Questo disco è veramente interessante perché il trio parte da un approccio "ortodosso" che si trasformerà in qualcosa di unico in dischi come Sunday at the Village Vanguard due anni più tardi.
07. Charles Mingus - Mingus Ah Um (Columbia - 1959).
Cosa dire di questo capolavoro... Che il suo mood ricco di energia è come una medicina!
08. Bill Charlap - Live at the Village Vanguard (Blue Note - 2007).
Trovo che Bill Charlap sia uno dei pochi pianisti che combina con successo due scuole di piano jazz. Quella lirica, armonica, intimista (Bill Evans, Keith Jarrett, Fred Hersch) e quella ritmica, swingante (Wynton Kelly, Barry Harris, Herbie Hancock). Pianista fantastico!
09. Billie Holiday - Lady in Satin (Columbia - 1958).
E' uno dei suoi ultimi dischi. E' registrato con l'orchestra e adoro la maggior parte degli arrangiamenti. L'interpretazione di Billie dei testi è qualcosa che mi commuove sempre. Continui cambi di sfumature, sincerità, felicità,disperazione... Un canto veramente profondo. E' la mia preferita!
10. Charlie Parker - Retrospective 1940-1953 (Saga - 2005).
Bird per sempre! Penso che sia arrivato da Saturno con un messaggio che stiamo ancora decodificando.
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