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10 CD nel CD- Player di... Biagio Coppa
ByCD promo con allegata una brochure che riassume l'opera di questo grande compositore italiano del '900, che include, tra gli altri, la "sinfonia con giardino," il "Dickinson-Lieder," "Come io passo l'estate" per piano solo. Un viaggio sonoro entusiasmante e variegato da fare tutto d'un fiato.
02. Morton Feldman - Jazz Tributes (Villars Edition - 2004).
CD comprato usato in quel magnifico posto di New York che è il "Downtown Music Gallery". Si tratta di un onnivoro compendio di riusciti omaggi ad un grande ed originale compositore del secolo scorso. Questi gli artisti impegnati: Mike Wofford, Ken Vandermark, Ernesto Klar, Robert Carl, Larry Ochs, Steven Kovacs Tickmaier, Daniel Goyone, Charles Waters. Decisamente di alto livello e per tutti i gusti!
03. Tony Malaby - Adobe (Sunnyside - 2004).
Disco che mi è capitato fra le mani mentre cercavo qualcos'altro. Saputo della morte di Paul Motion ho deciso di riascoltarlo. Tony Malaby è uno dei miei tenoristi preferiti: pur lavorando nel solco della tradizione, riesce sempre ad essere profondamente originale e a raccontare ancora delle storie. Bella anche la prestazione di Paul Motian e di Drew Gress (con il quale ho avuto la fortuna di registrare ed andare in tour). Disco godibile anche se, ad onor del vero, preferisco decisamente altri lavori di Malaby come Voladores, Apparitions, Alive in Brooklyn Volume 2.
04. George Perle/Danielpour - Concerto n 2 for piano and Orchestra, Six études for solo Piano. Metamorphosis for Piano and Orchestra (Harmonia Mundi - 1994).
Perle è sicuramente uno dei miei punti di riferimento a livello compositivo. Il concerto n 2 per piano ed orchestra ed i sei studi per piano solo li trovo molto esplicativi del suo modo di fare (twelve tone tonality). Lo ascolto ciclicamente perché per me continua ad essere grande fonte di ispirazione. Lo stesso CD è molto interessante perché mi ha permesso di fare anche la conoscenza di R. Danielpuor, compositore americano della nuova generazione (che conoscevo solo per averlo sentito nominare). L'ascolto della sua "Metamorphosis for Piano and Orchestra" l'ho trovato molto coinvolgente ed intrigante.
05. Boulez - Domaines, Ensamble Musique Vivante, Dir. Diego Masson (Harmonia Mundi - 1971/2001).
Bella composizione di Boulez nata per clarinetto solo. Qualche anno dopo ebbe l'intuizione di adottare il "circle arrangement," cioè l'aggiunta di 21 strumenti dove però il clarinetto rimane comunque il fulcro. In quest'opera particolare ci sono 6 chaiers. Nella prima parte dell'opera, il solista Original performa i suoi 6 chaiers nell'ordine che sceglie, e l'insieme, o Mirror, gli va dietro; nella seconda parte è invece il conduttore che dirige (in questa esecuzione Diego Masson) il Mirror a decidere l'ordine dei cahier e il solista Original (in questa registrazione Michel Portal) ha sempre a disposizione i suoi 6 chaier tra cui scegliere e va loro dietro. Nel disco, diretto da Diego Masson l'ordine è: Original A D C B E F,Mirror D C E A B F. Tecnica esecutiva di grande interesse e creatività. Indiscutibile delizia per le orecchie e per la mente. Superba prova dell'Ensemble "Musique Vivante".
06. Bobby Previte - The 23 constellations of Jean Mirò (Tzadik - 2001).
Grandi esecutori (John Bacon, Elizabeth Panzer, Wayne Horvitz, Jamie Saft, Jane Ira Bloom, Lew Soloff, Ralph Alessi, Michel Gentile e Ned Rothemberg) al servizio delle geniali e fantasiose intuizioni di Mr. Previte nel rendere alle orecchie ciò che gli occhi hanno visto. Consiglio una breve cura: una costellazione al giorno per tre mesi.
07. Craig Taborn - Craig Taborn Trio (Diw-1994).
Tradizione ed innovazione convivono, in questo piano-trio, ad un livello superiore; sono sempre molto affascinato dalle intuizioni dei giovani innovatori (all'epoca Taborn era davvero giovane). Le prime percezioni sono quasi sempre le migliori e tracciano la strada di ogni grande musicista. Craig è uno di quei musicisti con cui mi piacerebbe prima o poi collaborare.
08. Tim Berne - Science Friction (Screwgun- 2001).
Una dei tanti gruppi "sfida" e "provocatori" messi su da Tim Berne nel primo decennio del duemila. A mio avviso uno dei più riusciti insieme al "Big Satan" (in trio senza Taborn), dove non solo convivono due strumenti armonici, ma viene omessa anche la presenza del basso. Sound astratto ed atmosfere a volte inospitali per dei temi sorprendenti per cantabilità ed evoluzione. Dialogo ed interplay straordinari.
09. Fred Frith - John Zorn Duo - 50th Birthday Celebration Volume Five (Tzadik - 2004).
Duo che vive da oltre trent'anni in una rara ed inconsueta simbiosi espressiva. Lavoro di grande tensione che non cade mai in una routine comportamental-strumentale, ma riesce sempre a stupire e a catturare l'attenzione. Mi piace molto! Ascoltandolo sono sempre più convinto che le "performance" live hanno spesso una marcia in più!.
10. Steve Lehman Octet - Travail, Transformation and Flow (2009-PI).
Grande band capitanata da un lucido e lungimirante Steve Lehman e composta da una schiera di giovani e talentuosi musicisti del downtown newyorkese: Mark Shim, Drew Gress, Jonathan Finlayson, Tyshawn Sorey, Chris Dingman, Jose Davila e Tim Albright. Lehman con il suo approccio "ritmico-puntillistico" a senso unico mi affascina non poco. In questo progetto mi sembra che la sua proposta assuma un significato più forte ed originale perché completata anche da un sound esclusivo; un vigoroso ensemble di fiati che si confronta con una ritmica caratterizzata dal vibrafono di Chris Dingman. Una tra le tante possibili vie di sviluppo della nuova "creative music" di matrice americana dell'ultimo decennio.
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