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Silvia Corda: When the Crickets Sing

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Silvia Corda: When the Crickets Sing
Dopo un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione iniziato nel 2012, la pianista cagliaritana Silvia Corda pubblica oggi su questo CD, edito da Plus Timbre, gli esiti della sua esplorazione del Toy Piano, strumento per sua natura dalle limitate possibilità e tuttavia —anzi, proprio per questo—particolarmente stimolante per un'artista come lei, compositrice e improvvisatrice di razza, sempre in cerca di nuove opportunità musicali e inusitati spazi timbrici.

Ed è proprio l'ambito timbrico quello che maggiormente si dischiude all'ascolto di questo lavoro, poco più di quaranta minuti di musica suddivisi in otto tracce, parte improvvisate, parte scritte —la seconda e la quarta dalla pianista, la quinta da Dan Di Maggio —, in molte delle quali allo strumento principale si affiancano altri "tiny instruments," da piccole percussioni al glockenspiel, da un salterio giocattolo ai nastri registrati. Proprio per questo può essere interessante partire proprio dai brani in cui il toy piano è protagonista assoluto: in "Monday Afternoon," il solo brano non originale, i suoni metallici e un po' sordi descrivono una melodia semplice, ritmata e resa sorprendente dalle eco dello strumento; "Nel vuoto. Nel pieno" si apre invece con la percussione sulla cassa cui poi fanno da contrappunto due note diverse, con fare percussivo, cosicché tutto il brano ha un andamento ritmico, a momenti scalpitante, a momenti puntillistico; "Novembre," che chiude l'album, fa inizialmente risuonare le note nelle lunghe pause, con le eco metalliche che hanno un forte potere evocativo, poi però prende a descrivere una melodia enigmatica, dal gusto sospeso e asiatico —nella quale si intrecciano più cadenze e anche i rumori dei tasti hanno un senso musicale —, che si fa via via più fitta e intensa prima della risoluzione conclusiva.

Negli altri brani le cose sono un po' diverse, in primis in quello d'apertura, ove il toy piano non c'è proprio e lo sviluppo è tutto uno scintillar di percussioni e suoni del glockenspiel, quasi si fosse in un tempio orientale. Il successivo "Game & Land," molto ritmico, si basa invece su una chiamata e risposta tra il toy piano e il glockenspiel, mentre "Il canto che torna" amplia sonorità e spettro del piano giocattolo attraverso l'interazione di un delay, con effetti suggestivi che spazializzano uno sviluppo prevalentemente ritmico, dandogli un senso lirico. "Tre ritratti nel tempo" è per chi scrive forse il brano più affascinante, assieme alla title track, e vede la presenza di un "toy psaltery," le cui corde si affiancano al toy piano arricchendo il contrasto timbrico e anche le possibilità di intrecci armonici; diviso in due parti distinte, entrambe dominate dalla percussività, vi emergono qua e là anche in questo caso atmosfere asiatiche. Il brano che titola l'album, infine, fa convivere toy piano, percussioni, glockenspiel e registrazioni (il canto dei grilli), unendo così lo scintillar dei suoni e un percorso melodico per dar vita a una vera e propria, lunga e complessa narrazione, che forse sintetizza al meglio le tante possibilità che possono offrire strumenti tecnicamente limitati come quelli usati dalla Corda.

In conclusione, When the Crickets Sing è un disco molto singolare, "sporco" e di ricerca, ma ciononostante assai interessante e di piacevolissimo ascolto, fortemente consigliato a chi cerchi cose diverse dall'ordinario.

Track Listing

Come brina; Game & Land; Il canto che torna; Tre ritratti del tempo; Monday Afternoon; When the Crickets Sing; Nel vuoto. Nel pieno; Novembre.

Personnel

Additional Instrumentation

Silvia Corda: toy piano, tiny instruments

Album information

Title: When the Crickets Sing | Year Released: 2024 | Record Label: Plus Timbre

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