Szilard Mezei Wind Quartet : We Were Watching the Rain

L'idea stessa dell'attraversamento di un confine implica l'idea di viaggio. Ed ogni viaggio che si rispetti si conclude con un ritorno a casa. Perchè nel viaggio non è importante la meta, quanto quello che succede lungo l'itinerario. E così anche questo album segue un percorso circolare. Si parte con la sequenza accordale maestosa, sebbene cameristica, di "Milos," in cui si percepiscono echi della ONJ quando a dirigerla era Paolo Damiani, e si chiude con un'esecuzione dal vivo dello stesso brano, altrettanto attenta e rigorosa.

All'interno di questi due estremi, lungo il percorso, di tutto un po.' Ricerca strumentale, rumorismo, squarci lirici, liberissima improvvisazione. A tratti riuscita, a tratti autoreferenziale. Talvolta indugiante in lungaggini e prolissità che ne sminuiscono l'efficacia. Sempre interessante tuttavia dal punto di vista timbrico, grazie ad una configurazione strumentale inconsueta e ricca di sfumature inattese.

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