Lucian Ban: Ways of Disappearing
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Il pianista romeno Lucian Banche vive e lavora da oltre vent'anni a New Yorksostiene di avere come punto di riferimento per il solo piano un vecchio disco di Sun Ra, Monorails and Satellite. Forse però la nettezza del suo tocco possente che plasma accordi sia onirici che concreti riporta più all'arte di Ran Blake e, spesso, a quella di Paul Bley. Lo si percepisce fin dall'incipit di "The Heart of What Does Exist," un felice vagabondare armonico che traccia una linea immaginaria da un impressionismo memore di Ravel fino appunto alla plasticità e ai dubbi di Ran Blake.
L'itinerario si sviluppa in seguito con l'infittirsi di cromatismi e accelerazioni che in ogni caso tengono ben distante Ban dal virtuosismo fine a se stesso. Il suo pianismo è invece un nitido studio sulla ricerca di forme aperte, tra il blues e il lirismo europeo, in cui ogni nota è distillata con sapienza. Un pianismo "risonante" ma non retorico, del tutto convincente.
L'anello di congiunzione con Bley si ritrova in particolare con alcune scelte di repertorio che richiamano il grande canadese, come "Albert's Love Theme" di Annette Peacock e "Ida Lupino" di Carla Bley. "Jalisco" rivela un'altra riflessione sul pianismo storico degli anni '60-'70, quando, proprio attraverso la poetica di Bley, Keith Jarrett arriva a Facing You, che Lucian Ban qui richiama con intelligenza. Dunque l'ascolto di queste tracce invita a considerare una dialettica tra una parafrasi del passato recente del piano jazz e la cifra della creatività individuale, che in Lucian Ban è sicuramente alta. Come dimostrano altri frammenti del disco, come il complesso "From the Other Side" o il cromatico-boppistico "Owners of Silence." Affascinante anche il brano finale, "Cristina's Hope," che sigilla un disco anche molto ben registrato, alla Baroque Hall di Timisoara.
Lucian Ban è un pianista da ascoltare e seguire con maggiore attenzione.
Album della settimana.
L'itinerario si sviluppa in seguito con l'infittirsi di cromatismi e accelerazioni che in ogni caso tengono ben distante Ban dal virtuosismo fine a se stesso. Il suo pianismo è invece un nitido studio sulla ricerca di forme aperte, tra il blues e il lirismo europeo, in cui ogni nota è distillata con sapienza. Un pianismo "risonante" ma non retorico, del tutto convincente.
L'anello di congiunzione con Bley si ritrova in particolare con alcune scelte di repertorio che richiamano il grande canadese, come "Albert's Love Theme" di Annette Peacock e "Ida Lupino" di Carla Bley. "Jalisco" rivela un'altra riflessione sul pianismo storico degli anni '60-'70, quando, proprio attraverso la poetica di Bley, Keith Jarrett arriva a Facing You, che Lucian Ban qui richiama con intelligenza. Dunque l'ascolto di queste tracce invita a considerare una dialettica tra una parafrasi del passato recente del piano jazz e la cifra della creatività individuale, che in Lucian Ban è sicuramente alta. Come dimostrano altri frammenti del disco, come il complesso "From the Other Side" o il cromatico-boppistico "Owners of Silence." Affascinante anche il brano finale, "Cristina's Hope," che sigilla un disco anche molto ben registrato, alla Baroque Hall di Timisoara.
Lucian Ban è un pianista da ascoltare e seguire con maggiore attenzione.
Album della settimana.
Track Listing
The Heart of What Does Exist; Flatbush Avenue Breakdown; Remorse; Albert's Love Theme; Jalisco; Ways of Disappearing; Mojave; Owners of Silence; My Blues; From the Other Side; Rush; Ida Lupino; Guerrero; Cristina's Hope.
Personnel
Lucian Ban: piano.
Album information
Title: Ways of Disappearing | Year Released: 2022 | Record Label: Sunnyside Records
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