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Aadal: Voyager
I nove brani sono perlopiù su tempi medio-lenti, a momenti lirici, a momenti cadenzati; tutti hanno un andamento narrativo coerente con il titolo dell'album, trasmettono cioè l'impressione di raccompagnare storie di viaggi, velate di malinconia ma anche cosparse di slanci e di apertura. Ciò è reso possibile dal modo minuzioso ma compassato con cui agisce la ritmica, composta dal contrabbassista Audun Ramo e dal batterista Gunnar Sæter, che costruisce una tessitura elegante ma non particolarmente originale sulla quale si muovono con più libertà e creatività gli altri due membri della formazione.
La parte del leone spetta al leader, che sfoggia uno stile chitarristico tutto sommato semplice e tuttavia ricco di sfumature, senza "effetti speciali" ma anche piacevolmente personale; qualcosa di simile si può dire di André Kassen, tenorsassofonista dal suono pulito e suadente, espressivamente alternato a stilemi tipicamente nordici sulle note alte (ma le eco di Jan Garbarek o Trygve Seim sono fortunatamente lontane), che vengono abilmente usati nei duetti con Aader per inasprire i racconti o effettuare scarti dei "viaggi."
Il disco è assai ben suonato e si ascolta con un indubbio piacere per le belle atmosfere che dipinge, ma è forte un po' troppo uniforme, limite accentuato dalla mancanza di momenti di picco.
Track Listing
Atlantis; Voyager; Aftermath; Ocean Apart; Red Sky; Longing; Not Smoke Without Fire; Lighthouse; Winescapes.
Personnel
Album information
Title: Voyager | Year Released: 2023 | Record Label: Losen Records
Tags
Aadal
Album Review
Neri Pollastri
Voyager
Losen Records
Michael Aadal
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Audum Ramo
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André Kassen
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