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John Edwards: Volume
Le nove improvvisazioni in realtà rivelano strutture ben marcate, che evidentemente derivano da intenzioni talmente precise da delineare l'identità di ogni brano. Si tratta di vere e proprie composizioni istantanee, tutt'altro che occasionali, che riflettono l'amorevole, profondo e intimo lavoro dell'autore sullo strumento. Gli aspetti dinamici e timbrici prevalgono su quelli melodici, armonici e ritmici classicamente intesi, configurando degli itinerari accidentati e imprevedibili, ma circoscritti a nuclei costitutivi di volta in volta differenti, e raggiungendo momenti di grande forza espressiva. Lo strumento è usato con tecniche eterodosse, ma non si ricorre a manipolazioni elettroniche: ne risulta quindi una sonorità concreta e variegata nella sua densità acustica, prodotta sollecitando varie parti dello strumento.
Due sono i brani più anomali del CD, proprio in quanto riferibili a tradizioni ben connotate: la sonorità gonfia e modulata del pizzicato, l'incedere pulsante e concitato fanno di "Sprung" l'episodio più jazzistico, mentre in "From the Depths" l'archetto traccia una melodia lenta, austera e malinconica, che sembra rifarsi a certa tradizione ebraica.
Track Listing
01. Matter 07.23; 02. Pin Drop 06.56; 03. Sprung 08.41; 04. Saddle 05.29; 05. Tunnel 07.30; 06. Half Full 04.04; 07. Battery 01.50; 08. From the Depths 03.21; 09. Meshes 07.40.
Personnel
John Edwards
bass, acousticJohn Edwards (contrabbasso).
Album information
Title: Volume | Year Released: 2009 | Record Label: Psi
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