Crepuscule Trio: Unveil

I temi, tre di Cook, quattro di Kawamura e tre a firma congiunta, sono ben calibrati e con poche differenze rimarcabili fra di loro. Su di essi si sviluppano improvvisazioni riflessive, che si concatenano con coerenza, indulgendo a volte ad esercizi un po' calligrafici, ma rivelando comunque una buona fusione fra i tre.

Più che per la voce strumentale, a volte pigolante al soprano e un po' afona al tenore, il sassofonista si mette in evidenza per la rigorosa concezione geometrica del fraseggio. Il lavoro del batterista è sapiente e discreto sulle pelli e sui metalli, mentre pregevole è quello del contrabbassista, il cui sound elastico ottimizza un drive particolarmente mobile e variato.

Dal loro interplay attento nasce una musica che, senza essere innovativa e memorabile, risulta significativa, mai sopra le righe, basata su un'intima convinzione e quindi integerrima sotto il profilo etico-comunicativo.

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