John Scofield: Uncle John's Band
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Dopo la parentesi del primo disco realizzato in completa solitudine, il chitarrista John Scofield torna alla formazione per lui più abituale del trio, ma non lo stesso con cui aveva inciso Swallow Tales sempre per la label tedesca. Al posto di Steve Swallow troviamo infatti il contrabbassista Vicente Archer, mentre alla batteria siede nuovamente il fido Bill Stewart. È una nuova formazione per Scofield, anche se i tre insieme al pianista e organista Gerald Clayton avevano registrato Combo 66 nel 2018.
Il frutto di questa recente collaborazione è un doppio CD (e doppio vinile) dal titolo Uncle John's Band, famoso brano dei Grateful Dead, ma che immaginiamo in qualche modo anche autoreferenziale (come non pensare che lo zio John sia lo stesso chitarrista?). Il lavoro viene pubblicato appena due mesi dopo la sua registrazione, e mostra come la voglia di suonare sia fondamentale per Scofield. Nei 14 brani che compongono il lavoro, equamente divisi tra originali e cover, il chitarrista ha infatti modo di sfoggiare tutta la sua inventiva sullo strumento, spaziando dal jazz al country, dal blues al funk, dallo swing al bop. I temi sono essenzialmente un pretesto per le sue improvvisazioni; il suo solismo, inizialmente aspro e spigoloso, si è ammorbidito negli anni diventando più fluido e particolarmente adatto alle jam session, come dimostrano anche le collaborazioni con jam band come {ov't Mule e Medeski Martin & Wood.
Il disco si apre e chiude con due classici del country rock che hanno particolarmente colpito Scofield quando era adolescente. "Mr. Tambourine Man" in apertura è il classico di Bob Dylan, nella versione dei Byrds. Coi suoi nove minuti di durata è il brano più lungo dell'album, e l'improvvisazione del trio si svolge liberamente, senza seguire una forma predefinita, come succede anche in "Back in Time," brano dal sapore folk firmato dal chitarrista, e nel brano che dà il titolo all'album posto in chiusura. Nel mezzo bisogna citare un altro classico del country rock firmato da Neil Young, "Old Man," due classici del bop come "Budo" di Bud Powell e "Ray's Idea" di Ray Brown, entrambi ispirati alle versioni date da Miles Davis negli anni '50, e due standard come "Stairway to the Stars" e "Somewhere," nei quali Scofield ha modo di dimostrare tutta la sua sensibilità anche nell'interpretazione delle ballads.
Ancora una volta Scofield sforna un lavoro convincente e apprezzabile, anche se non particolarmente originale. D'altra parte ha sempre dato il meglio di sé come chitarrista piuttosto che come compositore (non è un caso che i brani più riusciti qui siano le cover), e in questa veste difficilmente delude, soprattutto quando riesce a trovare un contesto che valorizza il suo solismo, come avviene in questo caso.
Album della settimana.
Il frutto di questa recente collaborazione è un doppio CD (e doppio vinile) dal titolo Uncle John's Band, famoso brano dei Grateful Dead, ma che immaginiamo in qualche modo anche autoreferenziale (come non pensare che lo zio John sia lo stesso chitarrista?). Il lavoro viene pubblicato appena due mesi dopo la sua registrazione, e mostra come la voglia di suonare sia fondamentale per Scofield. Nei 14 brani che compongono il lavoro, equamente divisi tra originali e cover, il chitarrista ha infatti modo di sfoggiare tutta la sua inventiva sullo strumento, spaziando dal jazz al country, dal blues al funk, dallo swing al bop. I temi sono essenzialmente un pretesto per le sue improvvisazioni; il suo solismo, inizialmente aspro e spigoloso, si è ammorbidito negli anni diventando più fluido e particolarmente adatto alle jam session, come dimostrano anche le collaborazioni con jam band come {ov't Mule e Medeski Martin & Wood.
Il disco si apre e chiude con due classici del country rock che hanno particolarmente colpito Scofield quando era adolescente. "Mr. Tambourine Man" in apertura è il classico di Bob Dylan, nella versione dei Byrds. Coi suoi nove minuti di durata è il brano più lungo dell'album, e l'improvvisazione del trio si svolge liberamente, senza seguire una forma predefinita, come succede anche in "Back in Time," brano dal sapore folk firmato dal chitarrista, e nel brano che dà il titolo all'album posto in chiusura. Nel mezzo bisogna citare un altro classico del country rock firmato da Neil Young, "Old Man," due classici del bop come "Budo" di Bud Powell e "Ray's Idea" di Ray Brown, entrambi ispirati alle versioni date da Miles Davis negli anni '50, e due standard come "Stairway to the Stars" e "Somewhere," nei quali Scofield ha modo di dimostrare tutta la sua sensibilità anche nell'interpretazione delle ballads.
Ancora una volta Scofield sforna un lavoro convincente e apprezzabile, anche se non particolarmente originale. D'altra parte ha sempre dato il meglio di sé come chitarrista piuttosto che come compositore (non è un caso che i brani più riusciti qui siano le cover), e in questa veste difficilmente delude, soprattutto quando riesce a trovare un contesto che valorizza il suo solismo, come avviene in questo caso.
Album della settimana.
Track Listing
Mr. Tambourine Man; How Deep; TV Band; Back in Time; Budo; Nothing Is Forever; Old Man; The Girlfriend Chord; Stairway to the Stars; Mo Green; Mask; Somewhere; Ray's Idea; Uncle John's Band.
Personnel
Album information
Title: Uncle John's Band | Year Released: 2023 | Record Label: ECM Records
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About John Scofield
Instrument: Guitar
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