Hat: Twins

La band nasce a Barcellona nel 2004 grazie all'incontro nella città catalana di quattro musicisti i cui percorsi si erano già incrociati in passato sia in terra iberica che oltreoceano. Le buone sensazioni scattano immediate, l'alchimia non stenta a manifestarsi ed ecco che il gruppo si ritrova in sala d'incisione. A distanza di dieci anni esce il loro terzo lavoro che li presenta ancora in ottima forma, ancora carichi di giovanile entusiasmo, ancora impegnati ad esplorare i territori contigui al jazz, al rock progressivo, alla fusion.

Protagonista assoluto di Twins è... il Bontempi MS40, storica tastiera alla quale il quartetto dedica il brioso "Bontempi Hit Tune," e che, insieme all'Honer Pianet e al più noto Fender Rhodes, inonda di sonorità vintage l'intera incisione. Ma Twins è attraversata anche da robuste incursioni chitarristiche, da scomposizioni ritmiche repentine, da vigorose sezioni rock, da atmosfere sospese ed echi minimalisti, insomma da una varietà di atmosfere che la dice lunga sulla capacità del quartetto di giostrare con disinvoltura tra i diversi input stilistici.

Con la ciliegina sulla torta del lungo brano di chiusura, unico del lotto completamente improvvisato, che rappresenta al meglio le potenzialità di Hat. Inizio in sordina, umori più che rumori, materiale impalpabile, quasi inesistente, che poco alla volta prende forma, piccoli innesti qua e là, grumi di suono che si fanno via via più densi ad alimentare una palla di fuoco che sul punto di esplodere svanisce quasi nel nulla.

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