Sonar with David Torn: Tranceportation (Volume 2)

L'avvolgente e ipnotica spirale della ritmica di "Triskaidekaphilia" cattura subito l'orecchio più distratto e trasporta l'ascoltatore nel mondo sotterraneo e potente dei Sonar, quartetto svizzero capitanato da Stephan Thelen che qui, per la terza volta, unisce le proprie forze insieme a quelle di David Torn, improvvisatore e chitarrista sperimentale di fama internazionale il cui sodalizio con il combo elvetico risale al 2018 con l'album Vortex per proseguire con Tranceportation Vol. 1, pubblicato nel 2019 (entrambi sempre sotto l'ombrello della RareNoise Records), fino all'attuale Vol. 2.

Una trilogia all'insegna del groove minimalista di Thelen e compagni che si basa su schemi armonici apparentemente semplici dove si innestano ritmi complessi, tempi dispari, assoli e fluide improvvisazioni. Il tutto all'interno di architetture sonore caratterizzate da una nitida precisione metronomica dove entra quasi sempre in gioco l'elemento ripetitivo della trance.

L'idea è quella di un vero e proprio viaggio sonoro in una dimensione profonda e inquieta dove non esiste soluzione di continuità tanto che i quattro brani di Tranceportation Vol. 2 provengono da una maratona in studio di cinque giorni in studio che ha prodotto oltre 80 minuti di materiale che i Sonar hanno scelto di pubblicare appunto in due volumi.

Un album che, come sottolinea la nota stampa, "invita gli ascoltatori ad allontanarsi dal mondano" e, dunque, una colonna perfetta per questi tempi incerti e travagliati.

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