Fred Van Hove, Roger Turner: The Corner

Uno è pianista da considerare tra i pionieri del free jazz in Europa (da ricordare la sua partecipazione negli anni sessanta ai gruppi di Peter Brötzmann e, in particolare, al fondamentale album Machine Gun) l'altro è batterista fin dagli anni settanta coinvolto nelle vicende più ispirate dell'avanguardia e dell'improvvisazione inglese. Parliamo di Fred Van Hove e di Roger Turner qui colti dal vivo in una registrazione effettuata nel dicembre 2015 al Cafè Oto di Londra.

The Corner si sviluppa per un'ora abbondante suddivisa in quattro brani -ma il disco va fruito come un'unica suite -nella quale la musica fluisce come un fiume che scorre a tratti placido e maestoso, a tratti ravvivato da fragorose cascate, spesso sorpreso da improvvisi ostacoli e cambi di direzione.

Van Hove e Turner riversano in The Corner somma maestria e conoscenza musicale enciclopedica senza ricorrere a comodi escamotage e mettendo in campo entusiasmo giovanile e sincerità. Musica senza rete, complessa, per certi versi affascinante e provocatoria nel suo essere saldamente ancorata agli stilemi storici del free europeo. Sicuramente allettante per i cultori del genere, ma inevitabilmente penalizzata dall'ascolto orfano dell'esperienza visiva e della contagiosa comunicazione che solo il concerto live riesce a trasmettere.

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